1. Prima volta anale


    Data: 02/03/2019, Categorie: Etero Autore: 1948

    ... eccitata e pronta a donarmi al mio amante e nell’attesa avevo bevuto un fondo di bicchiere di vino bianco che poi avrei fatto assaggiare anche a Gian Marco come aperitivo.Più si avvicinava l’ora del suo arrivo e più mi sentivo eccitata e controllavo sempre più spesso il mio aspetto e pensavo a come l’avrei ricevuto. Mi guardavo e riguardavo al grande specchio della mia camera da letto.Gian Marco era un vero amante ed anche, vista la giovane età, anche un eccellente stallone.Non appena mi vide Gian Marco esclamò “Sei proprio bella! Questo vestito nero ti sta benissimo. Ti segna bene il corpo e mi piaci tanto. Non andare troppo in giro in città vestita così che è trasparente, si vede tutto!”“Dai non essere geloso, lo sai che non mi va. Vieni, ti faccio vedere la casa”Ero splendida e ne ero felice. Finalmente u uomo che mi valorizzava e che mi faceva sentire una lady così come volevo io. Mi sentivo coccolata, apprezzata e considerata femmina per quella che sono.Gian Marco proseguì “La vedrei meglio se ti denudassi così potremo fermare dove ci piace di più. Dai, spogliati, rimani nuda!” mi rispose abbracciandomi e baciandomi profondamente con la lingua che occupava tutta la mia bocca trasmettendomi il suo sapore meraviglioso.Nonostante la sua corporatura non massiccia ma prestante, venne facile sollevarmi e portare me, che ero minuta e magrolina, in camera da letto.La mia camera da letto in stile shabby chic in color panna; l’arredamento era costituito da un cassettone, un ampio ...
    ... armadio con le ante a specchio ed il letto era a baldacchino con delle tendine chiare.Dopo tanti anni in cui era stata un’alcova mal utilizzata ora era arrivato il momento di utilizzarla con l’amore che desideravo e per accoglierlo al meglio avevo acceso delle candele profumate che davano un’atmosfera sensuale e romantica. “Wow!” disse lui sorpreso non appena entrato “E’ tutto così…” ed è rimasto senza parole, meravigliato. Non si aspettava un ricevimento di tal genere.“E’ bello, vero? Te l’ho detto che stavamo meglio a casa mia!”Lui non parlò ma agì “Che stai facendo?”Gian Marco mi distese sul letto sollevandomi il vestito ed io sorridente e felice lo lasciavo fare così prese a baciarmi dalle caviglie in su.Quando le sue labbra calde arrivarono all’interno della coscia “Voglio baciarti tutta, come non ho mai fatto”Non mi ero spogliata quando lui me l’aveva chiesto ma ora dovevo farlo e lo feci felicemente come dono al mio maschio. Ovviamente non avevo le mutandine e lui ne fu contento. Non appena oltrepassate le ginocchia “Sei una piccola porcellina. La tua figa è così profumata! Me la fai assaggiare?”“Accomodati pure, è tutta tua!” risposi arcuandomi ed offrendola.Gian Marco non mi aveva mai leccato la figa a lungo perché non c’era mai stato il tempo e così come i nostri amplessi erano sempre stati intensi ma frettolosi e mi lasciavano un fondo di insoddisfazione. Avrei voluto fare tante cose con lui approfondendo i giochi sessuali che apprezzavo sempre più ma mi vergognavo ...
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