1. L'intruso - parte prima


    Data: 03/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: selen3

    ... conseguenze per nessuno. Tolsi lentamente la mano dalla sua bocca sostituendola con un pezzo di nastro gommato. Impugnando nuovamente la pistola la feci girare e per la prima volta la guardai negli occhi. Era terrorizzata! Il mio pene ebbe un’altro sussulto.
    
    Con la canna della pistola Le indicai le scale e mi misi dietro di lei. Nel momento in cui salivamo i primi gradini giunse una voce di donna provenire dal piano superiore. - Tesoro, cosa era rimasto aperto? - Mettendo la canna della pistola sulle labbra della prigioniera le feci cenno di continuare a tacere. Quante persone c’erano in quella casa? Odio i clienti che ti danno informazioni sbagliate, non è serio. Evidentemente si sottovalutava la mia professionalità. Arrivammo in cima alle scale, spensi la luce delle scale e la spinsi verso la porta che doveva essere quella della camera da letto. La porta era aperta a metà. Spinsi la prigioniera dentro la stanza. C’era una donna sul letto con un notebook poggiato sulle gambe nude. Indossava un babydoll celeste che lasciava trasparire due bei seni.
    
    La donna si voltò verso di noi emettendo un grido che si strozzò immediatamente quando notò la pistola puntata alla tempia dell’altra. - Se gridi significa che non le vuoi bene - frase sottolineata dalla canna dell’arma che premeva contro la tempia della poveretta. - Ora fai la brava. Avvicinati! -
    
    I pochi secondi in cui la donna rimase immobile sembrarono un’eternità. Poi si sposto’ lentamente verso di me. Arrivata ...
    ... vicino le dissi di girarsi e portare le mani dietro la schiena. Mentre le mettevo le manette l’altra si mosse velocemente verso la porta. La colpii con un calcio nella gambe facendola rovinare per terra. - Stai buona puttanella. Non rovinare tutto. - La poveretta era a faccia in giù sul pavimento ed emetteva suoni di sofferenza soffocati dal nastro che la imbavagliava. Ma la mia attenzione venne attirata da ben altro particolare. Nella caduta il babydoll si era sollevato lasciandole le natiche scoperte ma in mezzo alle gambe vi era un uccello. Subito mi fu chiaro il senso di quell’incarico.
    
    La donna mi chiese di non fargli del male. Anzi di non fare loro nulla di crudele. Mi disse che era suo marito che stava interpretando un loro gioco di ruolo. La feci sedere sul letto e poi aiutai il maritino effemminato ad alzarsi e lo feci sedere accanto lei.
    
    Riposi l’arma nella cintura e togliendomi il passamontagna rivolsi loro il mio sorriso migliore. - Visto che ho conosciuto un vostro segreto che non vorrete segnalare al grande pubblico, questo non serve più - dissi lanciano il passamontagna per terra.
    
    Guardai i due seduti sul loro letto matrimoniale, sentii un ulteriore segnale pervenire dalle mie parti basse. Mi avvicinai al maritino e gli sistemai meglio la parrucca bionda che aveva risentito della caduta. Poi estrassi il mio cellulare e feci delle foto. I due accennarono ad una protesta che feci subito cessare - Tranquilli! Queste foto sono una sorta di polizza assicurativa. ...