Interrogatorio e tortura
Data: 04/03/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Sesso Interrazziale
Autore: MasterBg, Fonte: xHamster
... posto di polizia, dove difficilmente chi entrava, ne usciva sulle proprie gambe, cominciò a temere il peggio. Lo sceriffo la prese per le manette e se la trascinò dietro, fuori dalla stanza degli interrogatori e via per il corridoio, scarsamente illumato. Arrivarono al termine, di fronte ad una porta nera, con sopra la scritta "Privato". Lo sceriffo tirò fuori la chiave della porta dalla tasca, e la aprì. Si ritrovò in un ambiente nero, molto più spazioso della stanza che avevano appena lasciato, ma infinitamente più inquietante. Non era altro che un dungeon. Un locale di tortura sessuale. Ceppi, cavalline, croce di Sant'Andrea, fruste e frustini, paddle, manette, dildo, aghi, cera, maschere... C'era di tutto. Entrarono il vice ed il ministro, e lo sceriffo si chiuse la porta alle spalle, chiudendo a chiave."Ora, puttana, ti spacco il culo!" Così dicendo la colpì con un man rovescio che la fece cadere a terra. Si sedette su di lei e tutti e tre, con non poca fatica, visto quanto scalciava ed opponeva resistenza, la spogliarono completamente. Il suo corpo nudo e sudato era uno spettacolo da vedere. Snello e muscoloso, un seno sodo, ricoperto di tatuaggi e piercing. Sempre tenendola ferma in qualche modo, le misero polsiere e cavigliere, e, sollevata da terra di peso dallo sceriffo, la fissarono alla croce di Sant'Andrea. Presero una frusta a testa e la colpirono su tutto il corpo. Cominciava a cedere, le prime lacrime solcarono il suo viso, a seguito del profondo dolore che le ...
... solcava tutto il corpo."Allora, vuoi rispondere o no, puttana?"Per tutta risposta lei reclinò la testa dalla parte opposta per non vederlo. Lui allora la fece scendere dalla Croce e la fissò alla cavallina.La prese per i capelli, e le fece ingoiare tutto il suo cazzo nero. Mentre lui faceva questo, il ministro, con il suo cazzetto bianco, la scopava in figa. Il vice sceriffo invece la frustava con assoluta precisione sulla schiena e sul culo. Il suo corpo era tutto un ricettacolo di dolore, sentì chiaramente la figa riempirsi di sborra calda, e poco dopo ne dovette cacciar giù molta di più. Tossì e sputò quanto riusciva, ma parecchia dovette ingoiarla. Voleva vomitare ma non ci riusciva. Si scambiarono di posto, il ministro a frustarla, la nerchia nera del vice sceriffo a pomparla in bocca, e lo sceriffo a sfondarle il culo. Quando quel tronco di carne la lacerò analmente, emise un urlo soffocato dal cazzo che aveva in bocca, e nuove lacrime sgorgarono. I due negri stantuffarono a lungo e senza pietà, per poi svuotarsi dentro di lei, con un clistere di sborra ed una seconda bevuta. La nausea ed il disgusto erano ai massimi livelli. Quando il ministro le infilò il cazzo in gola, sentendo il glande flaccido, arrivò al punto di non ritorno e sboccò sul cazzo del ministro. Lui si ritrasse disgustato, mentre i due negri, che le stavano sfondando il culo e la figa in contemporanea, risero di gusto. Al secondo cream pie interno, lei era distrutta nel corpo e nell'anima. Lo sceriffo ...