1. Fantasia irriverente


    Data: 05/03/2019, Categorie: Etero Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    Nonostante il bar del centro commerciale, a quell�ora, fosse pieno di clienti, Mirko e Letizia si notarono quasi istantaneamente l�un l�altro, alle prese, ciascuno, con la propria, fumante, tazza di caffè.In piedi al bancone, a poche decine di centimetri di distanza, continuavano a lanciarsi più di qualche occhiata, senza che nessuno dei due lasciasse intendere di voler prendere una qualche iniziativa per approfondire la loro conoscenza.Terminato di bere il suo caffè, Mirko le scivolò alle spalle per recarsi alla cassa, posta a qualche metro alla destra della ragazza. Nel passarle accanto, non riuscì a trattenersi dallo sfiorare la sua schiena e i suoi capelli, all�altezza dell�attaccatura del collo. La punta delle sue dita sfiorò la pelle di Letizia, che avvertì un brivido correrle lungo la schiena, e si voltò in direzione di Mirko, sorpresa e, allo stesso tempo, colpita da quel gesto così intraprendente. Il ragazzo, però, senza ricambiare il suo sguardo per più di una frazione di secondo, continuò il suo tragitto verso il registratore di cassa e saldò il conto di entrambi. Poi tornò verso Letizia, proprio nell�istante in cui la stessa aveva concluso di gustare la sua bevanda. Le si fermò a pochi centimetri, sfacciatamente rivolto verso di lei.La donna arrivava a stento alla clavicola del ragazzo, ma, ciò che le mancava in altezza, era compensato da un corpo esplosivo, con forme morbide e abbondanti, che riuscivano, regolarmente, a calamitare gli sguardi indiscreti degli ...
    ... uomini di ogni età. Neppure l�abbigliamento casual, fatto di un jeans e di una maglia tutt�altro che aderente, riusciva a nascondere le grazie di cui era dotata. I lunghi capelli scuri celavano delle guanciotte da mordere, mentre lasciavano in bella evidenza due occhi profondi e vispi e labbra di un rosso acceso, ripiegate in un sorriso allo stesso tempo imbarazzato e malizioso.Mirko, anch�egli, come di consueto, in tenuta informale fatta di un jeans e una felpa, dall�alto dei suoi centonovanta centimetri, ammirava quel concentrato di sensualità che aveva davanti. La natura l�aveva dotato di spalle larghe, di un torace ampio e di belle gambe, sottili e definite. Tutte qualità che lui, però, teneva ben nascoste sotto abiti di qualche taglia più grande del dovuto. Non era tanto per pudore, ma gli piaceva vestire comodo, non sopportava l�idea di sentirsi costretto in tessuti attillati. In comune con Letizia, oltre al modo poco ricercato di acconciarsi, aveva le tinte mediterranee degli occhi e dei capelli.Dopo essere rimasti per qualche interminabile secondo in silenzio ad osservarsi, il ragazzo tese una mano verso la donna. �Piacere, Mirko�.Lei lo fissò senza muovere un muscolo. �Ti aspetti che ti dica il mio nome, adesso?�.�Ti ho appena offerto un caffè, mi sembra il minimo�, rispose lui con un largo sorriso.�Veramente avevo un po� di spiccioli di cui liberarmi, ero venuta al bar apposta�, replicò lei, fingendo indignazione.�Va bene dai, me ne offrirai uno tu dopo, allora�.�Dopo, ...
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