Prima parte - La scoperta dei piedi di mia suocera
Data: 05/03/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: Frank Zaz, Fonte: EroticiRacconti
Qualche settimana fa, al ritorno dal lavoro, decisi di passare da casa di mia suocera poiché credevo di trovare mia moglie ad aspettarmi. Entrai in cucina e . . . sorpresa, c’era solo mia suocera seduta su una sedia con le gambe allungate su di un’altra sedia. Così rilassata stava guardando la TV. “Buonasera . . .” le dissi, e lei mi salutò. Mi spiegò che mia moglie era dovuta arrivare con sua sorella in paese a fare shopping e che sarebbero tornate di lì ad una mezz’oretta. Aggiunse ovviamente che nel frattempo mi potevo accomodare. Mi misi anch’io a guardare con lei la TV, e ad un certo punto, dopo pochi minuti, lei mi disse che si scusava con me per la posizione poco elegante (le gambe distese sulla sedia), ma che era molto stanca ed indolenzita perché quel giorno era stata sempre in piedi. Colsi immediatamente la palla al balzo e le proposi: “. . . Se vuole, mentre aspettiamo le faccio un massaggio ai piedi, magari si rilassa ancora meglio . . .”. Lei ovviamente si schermì subito e mi disse: “. . . Nooo . . . dai, meglio di no . . . i piedi no, via . . .”. Ma non mi sembrava molto convinta . . . per cui la incalzai: “Perché no? Credo che le farebbe bene . . . mica si vergognerà di me? E poi si fidi, mi riescono molto bene i massaggi ai piedi”. Lei mi guardò un po’ imbarazzata ed aggiunse: “. . . Sei sicuro?”. Era fatta, bastava solo che insistessi un attimo e . . . mi si sarebbe concessa: “Certo ! ! Tanto che siamo qui . . . . su, mi lasci fare . . .” Avevo capito che ...
... sotto sotto avrebbe gradito il massaggino, per cui rispose: “. . . E va bene . . . fai pure”. Non aspettavo altro. Mi avvicinai a lei e mi sedetti a terra davanti ai suoi piedi. Non si era tolta le ciabattine: un paio con suola nera, leggero tacco, tomaia rossa, aperte davanti. Non avevo intenzione di farle capire subito che adoravo i suoi piedi: volevo che ancora per un po’ credesse che il massaggio era assolutamente “disinteressato”, per cui agii di conseguenza. Le sfilai delicatamente la ciabattina sinistra e scoprii il piede. Con delicatezza infinita iniziai il massaggio. Le carezzavo il piede con infinita dolcezza, e piano piano la vidi rilassarsi e compiacersi per quello che le stavo facendo. Carezzavo il calcagno . . . la pianta . . . le dita . . . . . facevo scorrere le mie mani sapienti lungo tutto il collo del piede, per poi tornare alla pianta, alle dita . . . insomma, un massaggio coi fiocchi. Altrettanto, ovviamente, feci all’altro piede; sfilai la ciabattina e ripetei l’operazione (ero eccitatissimo ma cercai di mascherarlo). Ad un certo punto mia suocera, compiaciuta, mi disse: “. . . Lo sai che sei proprio bravo a massaggiare i piedi . . . sto proprio meglio . . .”. Era il momento di osare: “. . . Se vuole, conosco anche un altro modo di massaggiare i piedi . . . se mi lascia fare . . .”. E lei, per tutta risposta: “In che senso . . . cosa vuol dire un altro modo ?”. “. . . Bè . . . nel senso che si può fare un altro tipo di massaggio, sempre molto rilassante, ...