1. Il Vicino del piano di sopra


    Data: 07/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: funico87

    Mi chiamo Fabio e vivo in un paesino del sud. Io e la mia famiglia viviamo in una palazzo bifamiliare formao da 2 appartamenti, uno nostro e uno in affitto. Conosco questa famiglia da quando ero piccolo e i nostri buoni rapporti me la fanno apparire come componenti della mia stessa famiglia. Questi son 4 persone, un padre, la madre e 2 bambini. Io sono alto 1,70, sono sui 60 kg, bel tipetto, magro, poco peloso e poco muscoloso ma in compenso ho un bel cazzo sui 19cm in erezione e un bel culetto.. Il padre è sordomuto ma ci capiamo sempre quelle volte che ci incontriamo per la scala, si chiama Alberto, 40enne è alto, con un bel paio di spalle, un pò muscoloso, glabro e ha quell'aria da porco che mi fa fare strani pensieri... Già, strani pensieri perchè io fino a poco tempo fà ero un etero convinto fino a quando... Un giorno, di domenica, mentre ero solo a casa, dopo pranzo sento salire qualcuno per le scale, ed era lui che come ogni pomeriggio andava a fare un sonnellino pomeridiano. Prima però era solito fermarsi in un balcone il qualse si accedeva dalle scale, per fumarsi una sigaretta.. allora, mentre saliva non mi feci scappare l'occasionee presi le mie sigarette e mi feci trovare già nel balcone. Indossavo solo un paio di boxer a strisce nere e bianche e un pantaloncino corto..faceva caldo.. Lui arrivò e si fermò a fissarmi...non sentendolo arrivare mi voltai e lo vidi fermo immobile a guardarmi. Gli feci un cenno di saluto e un gesto come ad indicare l'accendino. Lui ...
    ... si riprende e sventolandosi con la mano mi fa capire che sente caldo e io gli faccio il segno di togliersi quella polo pesante... Lui capisce e toglie tutto, anche i pantaloncini e resta in costume..WOW che bel pacco!! non l'avevo mai visto così..e poi era bello abbronzato con quei bellissimi pettorali e capezzoloni da mordicchiare e leccare.. Alberto vede che resto immobile con la sigaretta in bocca a fissere il suo corpo,alchè lui si da una aggiustata al pacco e poi mi porge l'accendino...e accendo e poi accende lui, ci fumiamo la sigaretta e poi è giunto il momento di andare a dormire.Sta per andare via, guardandomi con un espressione, come a dire: che cazzo fai? sbrigati che me ne vado... io lo fermo per un braccio...lo guardo..poi guardo il suo pacco abbastanza gonfio e poi ritorno a guardare i suoi occhi, allungo l'altra mano e passo il mio palmo sul suo cazzo barzotto...Alberto mi guarda e sorride...mi afferra e mi porta su, in un locale con funzione di magazzino, però abbastanza grande. In men che non si dica mi ritrovo in ginocchio su una vecchia coperta a sniffare il suo cazzo. Le mie mani sono afferrate alle sua cosce possenti e con la bocca e con i denti sto li a far finta di morderlo. Ogni tanto esco la lingua e do delle profonde leccate...Alberto è lì che mugola e sbuffa tutta la sua voglia, finchè non si abbassa l'attillatissimo costume nero e fà sbucare fuori un bellissimo esemplare di cazzo meridionale..grosso di circonferenza, lungo all'incirca sui 22 cm, ...
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