1. Ommio ma lei....


    Data: 07/03/2019, Categorie: Etero Autore: Doctorm, Fonte: RaccontiMilu

    Quel giorno ero piuttosto felice, il piccolo ragazzo della cittadina si trasferiva nella metropoli per studio. Ovviamente non ero completamente solo, infatti mia mamma mi aveva mandato nella città dove abitavano suo fratello con famiglia e sua sorella (secchiona e zitella)però, grazie anche alle capacità economiche della mia famiglia, potevo andare a vivere da solo in una casa già visionata mesi prima e acquistata dai miei. Un appartamento vicino all'università ma anche vicina al centro, ottimo posto per studio e cazzeggio.Avevo il sorriso sul volto anche se il treno era alle 7 di mattina e sarei arrivato per pranzo in quella città. Di fronte a me, notai subito, c'era una signora sulla 50ina molto bella e comunque nient'affatto decadente nel fisico. Man mano che le stazioni passarono la carrozza si svuotò così che rimanemmo io e lei in quei 4 sedili più altre 3,4 persone in tutta la carrozza.Ad un certo punto sento vibrare il cellulare e il display mi indicava la scritta:MAMMA alchè io risposi subito:"Pronto""Non chiamare eh non dire dove sei eh""mamma tranquilla tra 2 orette arrivo e poi là c'è zia che mi accompagna a casa""Chiamami quando arrivi""Va bene"Mentre la chiamata finiva tirai uno sbuffo involontariamente e sentii, subito dopo, la signora ridere e guardandola iniziai ad arrosire cercando di scusarmi:"Mi scusi non l'ho fatto apposta""Non ti preoccupare non mi hai nè svegliato nè spaventato-mi disse togliendosi gli occhiali da sole e mostrando due occhi verdi-primo ...
    ... anno di università?""Si e fuori casa natale" dissi senza imbarazzo"Beh capisco cosa prova e poi voi giovani siete così irresponsabili" disse ridendo"Beh irresponsabile no anzi per fortuna andrò a vivere da solo così studio quando mi pare-dissi pensando al posto della parola studio quella esco- mi scusi non mi sono presentato sono Giulio""Io sono Greta e io sto tornando nella metropoli dopo le vacanze, sai sono un'insegnante".Così passammo più di due ore a parlare delle nostre rispettive vite e delle nsotre aspettative. Mi chiese la mia situazione sentimentale e se, quindi, avevo la fidanzata ma le risposi negativo mentre io le chiesi se era sposata e mi disse che era sola perchè nella vita, per lei, c'era stato spazio a una sola cosa tra amore e carriera, con ovvia scelta sulla seconda.All'arrivo l'aiutai con le valige e ci salutammo tranquillamente, andando ognugno pe la propria strada. Uscendo dalla stazione trovai la macchina di mia zia (la moglie del fratello di mamma) con mio zio che mi portarono a mangiare da loro così da poter salutare l'altra zia e i cuginetti. Finito l'immenso pranzo mi portarono a casa "mia" dove potei riposarmi e mettere a posto le mie cose; all'inizio dell'università mancavano 3 giorni quindi mi lavai mi misi un jeans e una polo e usci a fare un giro, o meglio ci provai.Abitando al primo piano presi le scale e le scesi abbastanza agilmente finchè con passo lesto uscii dal portone e SBAM. Che capocciata, ci misi qualche secondo a realizzare che mi ...
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