1. Ommio ma lei....


    Data: 07/03/2019, Categorie: Etero Autore: Doctorm

    ... sono andato a scontrare con qualcuno e qualcuno era Greta."Scusa scusa scusa" dicevo insistentemente"E stia attento" urlò per poi arrossire nel vedermi"Scusa ancora""No scusa tu ho urlato come una matta"Solo allora mi rendevo conto che aveva la spesa per terra ma che nulla si era rotto, così la raccolsi e prendendo le buste dissi:"Ora per farmi perdonare ti porto le buste io e usando le scale per punizione""Sei fortunato-disse ridendo-abito al secondo piano ma non devi""Non ti preoccupare mi devo far perdonare"Portate le buste davanti al portone feci per andarmene ma lei mi fermò dicendomi:"Entra almeno per un bicchiere d'acqua""Non devi sdebitarti tranquilla""Mi farebbe piacere fare altre due chiacchiere"Entrai e optai per il caffè mentre notai che aveva un jeans attillato e una camcia stretta sul seno, una 4a, e sorrisi tra me e me."Cosa ci facevi in questo palazzo?""Stavo vedendo che appartamento svaligiare-dissi ridendo per poi continuare-veramente abito al primo piano è qui che ho casa""Ah buono a sapersi così se manca il sale te lo vengo a chiedere""Puoi anche se non ti manca è sempre bello ricevere nella propria casa un raggio di sole"Arrosi e non seppe più cosa dire così presi la palla al balzo e avvicinandomi la baciai, in quello stesso momento chiusi gli occhi pensando a uno schiaffo, invece rispose molto arditamente spingendomi sul divano e ...
    ... togliendomi velocemente i jeans abbasandosi iniziando un pompino. Io la fermai e la feci spogliare e mettendola con la figa sulla mia faccia, aveva un profumo di donna intenso e la fregna rasata, ma ciò che mi ha stupito era il clito molto trosso, largo quasi quando un tapo da bottiglia di plastica. Iniziammo a leccarci a vicenda e mentre la sentivo gemere la penetravo con 2 dita e succhiandole quella mini cappella. Lei con le mai accarezzava le mie palle e la lingua si fermava sul frenulo a solleticarlo. La sentii venire ben 2 volte e leccai sempre i suoi umori finchè le mie palle non ricevettero quella scossa elettrica che preannunciava la sborrata ma lei continuò imperterrita bevendo tutto.Finimmo così spossati sul divano, lei si addormentò e io mi rivestii scrivendole un bigliettino con il mio numero dicendole che se vuole compagnia io ci sarei stato volentieri.Non la incontrai quel fine settimana e il lunedì andai all'università, la prima lezione era analisiI e io lessi il cognome del prof dicendo ai compagni:"Speriamo non sia un matusa"ma ecco entrare lei, Greta con un tajeur grigio, e io in prima fila mi gustai sbalordito, lei mi sorrise ma non disse nulla. Mi ripresi e finita la lezione mi arrivò un sms:"Sorpreso eh, oggi dopo le lezioni vengo per un caffè e un ripasso"....ContinuaPer commenti, chiacchiere e confronti scrivetemi a: erdoctorm@libero.it 
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