1. Sadog - parte 2


    Data: 07/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied

    ... poi vado direttamente all’appartamento. Mi faccio una lunga doccia rilassante e poi mi siedo in accappatoio sul divano a guardare la TV mentre attendo le 20.
    
    Alle 20.05 suona il citofono: vado a rispondere, è lui, gli apro il portoncino esterno. Nel frattempo che salga la scala e arrivi al secondo piano, mi tolgo l’accappatoio e le pantofole di spugna e lo aspetto nudo dietro la porta. Sul tavolo della sala ho sistemato tutte le corde e il resto dell’attrezzatura, nonché predisposte le due videocamere sui cavalletti.
    
    Sono con i piedi nudi sul tappeto dietro la porta, quando suona il campanello… Apro, restando coperto dalla porta essendo completamente nudo… “Ciao” mi saluta entrando. “Ciao”, rispondo chiudendo la porta e dando le mandate alla serratura. Mentre mi volto, mi prende con un braccio da dietro e, tappandomi la bocca con una mano, con l’altra va a cercare il mio pene che reagisce immediatamente… “Sei meglio che in foto, sei più snello… e senti come sta già diventando duro…” Me lo tiene in mano e accenna una masturbazione leggera, sempre tenendomi la bocca tappata. Si sbottona i pantaloni, si abbassa gli slip e me lo strofina sulle natiche… “Ora ti lego le mani, poi ti inginocchi e me lo prendi in bocca… iniziamo a fare conoscenza…”
    
    Mi spinge lentamente verso il divano del salone, rimanendo sempre dietro di me, poi prende una corda e mi lega i polsi dietro la schiena, per poi legarmi anche i gomiti, molto serrati: “Ecco perché ti volevo nudo, per iniziare ...
    ... subito… voltati e siediti sul divano…” Mi siedo, il pene mi è diventato durissimo e lo diventa ancora di più appena mi apre la bocca e me lo infila dentro, lentamente… “Apri bene, devi prenderlo tutto in bocca…” Ha un pene bello lungo e grosso, durissimo… non mi sta tutto in bocca, ma lui spinge a fondo… “Bravo, così… stasera lo succhierai per bene”.
    
    Dopo una decina di minuti di “conoscenza”, me lo sfila dalla bocca e si ricompone. “La camera da letto dov’è?” – “Di sopra” – “Bene, voglio fare una doccia, ti incapretto sul letto…” Saliamo le scale ed entriamo in camera da letto: mi fa sdraiare, con le corde che ha preso dal tavolo mi lega le caviglie unite, poi le ginocchia e infine le braccia, avvolgendomi all’altezza del petto. A questo punto mi incapretta collegando mani e piedi, molto stretti e mi sposta mettendomi al centro del letto, voltato su un fianco. “Vado a prendere il bavaglio…” scende di nuovo la scala e torna poco dopo con la palla di gomma e il nastro adesivo grigio: “Ok, ho visto dove è il bagno, facci una doccia e poi ti lavoro…” mi dice mentre mi infila la palla di gomma in bocca. Me la tappa con molti giri di nastro adesivo ben tirato e stretto. “A posto, non ti lego il collo perché non ti lascio da solo incaprettato anche al collo, ok?”
    
    Esce dalla stanza e lo sento entrare in bagno. Sono legato molto bene e la cosa mi eccita; l’attesa legato in quel modo contribuisce alle fantasie, e il pene mi resta duro tutto il tempo.
    
    Lo sento uscire dal bagno, ...