1. Il carcere cambia le persone


    Data: 07/03/2019, Categorie: Trans Autore: Durex09, Fonte: Annunci69

    ... la vita lo spinsi sul suo letto, sputai sul suo ano e sul mio glande e lo penetrai con forza. Proprio mentre stavo per prenderlo, invece che dimenarsi Stephan aveva sollevato il culo per farsi prendere meglio, la cosa mi aveva fatto andare fuori di testa a tal punto che lo sbattevo ad ogni colpo contro la spalliera del letto, inizialmente rimase in silenzio mordendo il cuscino ma dopo qualche minuto iniziò ad ansimare di piacere e diceva cose tipo, più forte ...Così riempimi....Oh si come bello....Sborra dentro così vengo anch'io...
    
    Dopo una decina di minuti che andavamo avanti così mi resi conto che era inutile mentire a me stesso la cosa mi stava piacendo e mi stava facendo provare un piacere mai provato prima, diverso dal solito fatto di sensazioni forti, ero al massimo dell'eccitazione volevo venire e così mi lasciai andare riempiendolo abbondantemente di sperma, che bella sensazione che avevo provato, non me lo sarei mai aspettato.
    
    Per un paio di giorni evitai di discutere con Stephan dell'accaduto, ma dopo qualche giorno fu lui a prendere l'argomento: E inutile che fai finta di nulla quello che hai provato, e il fatto che ti piaccia è una cosa che non puoi nascondere, e a me è anche piaciuto tanto, quindi smettila di evitarmi, e ogni volta che hai bisogno di calore umano scopami, in fondo dovremo convivere tra queste quattro mura per diversi anni che male c'è a condividere qualcosa di umano in un ambiente disumano.
    
    L'indomani notai che vi erano due ragazzi ...
    ... nella stessa cella di Anita che le andavano dietro dovunque andasse, lui mi disse: come non lo hai ancora capito? lei è il capo è quelli sono i suoi sottomessi, sono di sua proprietà devono esaudire tutti i suoi desideri o altrimenti, e fece il segnale dello sgozzato credo debbano pagare per qualcosa.
    
    Mi presi di coraggio e iniziai ad uscire più frequentemente dalla mia cella, e mi resi conto, che dopo le 10 di sera la maggior parte dei carcerati faceva sesso in ogni angolo nascosto del reparto o erano coppie stabili. Una sera tornai a fare la doccia a tarda notte, come oramai facevo spessissimo e vi trovai nuovamente Anita, era già sotto il getto dell'acqua, e non mi aveva sentito arrivare. Aveva il viso all'insù e si stava carezza il corpo nel tentativo di togliere i residui di schiuma. Cazzo che corpo che aveva da fare invidia, mi resi conto che la stavo guardando con occhi diversi, dovevo distrarmi o avrei fatto un'altra figuraccia, così presi a svestirmi. Entrai sotto la doccia e Anita si voltò verso di me, cercavo di non guardare ma era impossibile non capire cosa stesse facendo si toccava i genitali per lavarli ma in realtà era più una lentissima masturbazione. Si avvicinò, mi carezzo' gli addominali e scese sul pene, e avvicinandosi all'orecchio sussurrò:Uhm C'è l'hai duro, allora ti piaccio, rise e andò via. Mi aveva sorpreso e anche un po' spaventato, ma su una cosa aveva ragione, ero eccitatissimo , il carcere mi stava cambiando dentro. "
    
    Dentro il ristorante ...
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