Nella sala di sandro 5
Data: 08/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Megaciccio
... protrasse la testa in avanti, iniziando a far sparire la mia asta tra le sue labbra.
Mi stava facendo impazzire, di un godimento dolce e lento che continuava a crescere e che non sapevo quando sarebbe esploso.
Decisi di fermarlo. Non volevo venire così presto.
Cercai di ricambiare il favore denudandolo e cominciai a succhiargli i capezzoli, con lappate ampie che gli stuzzicassero tutta l'aureola.
Con le sue dita afferrava ampie ciocche dei miei capelli mori e ribelli, trattenendomi a se mentre mugugnava.
Lo liberai dei vestiti e lo spinsi sul divano che, dopo quanto successo, appariva ai miei occhi come l'alcova del piacere.
Gli carezzavo l'asciutto petto da nuotatore, mentre con le labbra cercavo la punta del suo uccello per riempirmi la bocca.
Ero intento nel secondo pompino della mia vita e, liberatori dallo shock della prima volta, potevo concentrarmi sulla tecnica, oltre che sull'attrezzatura.
Scoprii presto che mi piaceva leccarlo, dal frenulo fino alle palle, per poi risalire, facendolo scorrere verso l'alto, strisciando contro il mio naso e sulla fronte. Stringevo tra le labbra la cappella, con un leggero risucchio della bocca, mentre con la lingua la lucidavo con veloci movimenti circolari.
Anche ad Sandro piaceva, e gemeva chiedendomi di continuare mentre mi teneva le mani sulla testa e mi accarezzava i capelli. Poi lo ingoiai, facendolo sbattere contro le tonsille e riempiendolo di saliva per facilitare l'operazione. Gli presi in ...
... bocca i coglioni, entrambi contemporaneamente, giocandoci con la lingua come fossero due biglie.
"Basta! Fermati" esclamò "non voglio venire cosi"
"Perché?" Replicai contrariato.
"Io....vorrei che mi scopassi. Voglio il tuo cazzo nel culo."
Lo fissai negli occhi e annuii
Mi fece sedere sul divano ed uscì dalla stanza, per tornare poco dopo con un rotolo di carta igienica e del lubrificante.
Si mise a cavalcioni sopra di me, bloccando il mio membro sotto di lui.
Io iniziai a leccargli i capezzoli, lui a baciarmi e leccarmi collo e orecchie. Mi mordicchiava i lobi mentre sospirava nelle orecchie, facendo salire la mia eccitazione e la rigidità del mio uccello.
Nel frattempo, con il mio cazzo lungo e rigido bloccato tra le sue chiappe, iniziò ad oscillare avanti e indietro, in una sorta di spagnola fatta con il culo. Nel dondolio sentivo la cappella bloccarsi leggermente sul suo buchetto per poi scappare via e capii che quello sfregamento lo eccitava maggiormente.
Poi si sollevò leggermente, prese il gel e se ne mise un po' su due dita, per poi farle sparire dietro di sé. Sentii che ne sparse un po' anche sulla mia punta, prima di afferrare saldamente l'asta con la stessa mano e guidarla verso il suo orifizio.
Sentii la cappella schiacciata sotto il suo peso, che faceva pressione sul suo ano che lentamente si aprì sotto le nostre spinte. Sentii l'anello di carne allargarsi della circonferenza necessaria per far passare il glande, per poi restringersi ...