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Amiche
Data: 20/08/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Lapelleracconta, Fonte: EroticiRacconti
... mi facesse notare questa cosa mi dava noia. -no. A me piace quando urli. Tranquilla.- mi rispose accarezzandomi la guancia. Arrivammo a casa sua e constatammo che suo fratello non era in casa. -tuo fratello è uscito, ottimo.- sospirai con felicità. -si ma non so quando torna.- -e allora non perdiamo tempo.- le risposi saltandole letteralmente addosso. Le nostre labbra erano incollate l'una all'altra mentre ci spogliavamo a vicenda. -vuoi farlo qui sulle scale?- mi chiese mentre mi mordicchiava le labbra e con le mani mi sfilava la gonna in jeans. -vorrei farlo ovunque con te.- risposi slacciandole i bottoni dei jeans che mettevano in risalto le sue dolci curve. I nostri corpi erano avvolti da un inebriante desiderio il quale rendeva le nostre menti schiave l'una dell'altra. Feci sedere stefania sulle scale in marmo che davano alle camere e ci baciammo a lungo, lo schioccare dei nostri baci mi fece venire la pelle d'oca e sentii la voglia colarmi fin lungo le ginocchia desiderosa di possedere la sua passione. Mi inginocchiai tra le sue gambe e iniziai a leccare il suo interno coscia mentre con le mani giocavo con la sua figa pelosa. Le sue dita affondarono tra i miei capelli chiari e accompagnavano la mia lingua la quale si avvicinava sempre più alla sua figa pulsante di voglia. -leccamela tutta.- mi disse spingendomi con forza tra le sue cosce. In un istante mi trovai a leccare il suo frutto della passione con fare famelico. Era tutto il giorno che pensavo a quel momento e ...
... finalmente era arrivato. Stefania iniziò ad ansimare sempre più forte. -poi sono io che urlo.- le dissi sorridendo continuando a leccare le sue labbra vogliose mentre la penetravo con le dita. -zitta e lecca.- mi disse sorridendo mettendosi comoda e allargando le gambe con fare lussurioso. Affondai la lingua accompagnata dalla spinta delle sue mani. I suoi gridolini di piacere riempivano la stanza mentre i nostri corpi semi nudi si muovevano sinuosi e desiderosi l'uno dell'altro. Il campanello della casa suonò improssivamente, Stefania mi spostò e restammo per un secondo immobili senza fiato aspettando che la persona fuori se ne andasse. Il campanello suonò nuovamente invece. -arrivo subito.- mi rispose alzandosi e salendo le scale con le gambe sporche della mia saliva. Mi sedetti sul gradino in marmo e restai ferma a fissare la porta d'ingresso con indosso solo l'intimo nero. Le mutandine erano bagnate, decisi di sfilarle e iniziai a toccarmi vogliosamente. Se in quel momento la porta si fosse aperta la persona che sarebbe entrata avrebbe trovato me sulle scale, nuda che si stava masturbando. Nel pensare a quella scena un brivido di libido si impossessò di me. -eccomi.- Mi voltai e vidi Stefania in cima alla Scala che mi fissava con in mano un dildo nero. -chi era?- chiesi continuando a toccarmi mentre fissavo lei e il giocattolo che teneva in mano. -un amichetto di mio fratello. Se ne è andato.- -ottimo.- -hai intenzione di restare lì o...?- mi chiese agitando il dildo nero ...