1. Khadim (parte prima)


    Data: 09/03/2019, Categorie: Trans Autore: fed60, Fonte: Annunci69

    Incontrai per caso Khadim sulla spiaggia carico di biancheria intima da donna, foulards, parei, gioiellini e cose di questo tipo. Insegno gratuitamente italiano agli stranieri e Khadim è uno dei miei allievi (e fra i più bravi) perciò lo salutai molto calorosamente. Erano le sei del pomeriggio ed ero lì ad arrostirmi in quella spiaggia di nudisti dalle 10 di mattina.
    
    "Stavo per andare via Khadim, vuoi un passaggio per tornare a Roma?" - "Sì grazie professore, sei gentile" - indossai pantaloncini, maglietta e scarpe e ci avviammo alla moto.
    
    Salii in sella e Khadim dietro di me con tutta la sua merce tenuta in mano miracolosamente. Durante il viaggio lo sentivo accostato a me, era la prima volta che c'era una prossimità così stretta fra il mio corpo ed il suo e devo confessare che la cosa mi creava un po' di turbamento.
    
    Arrivammo sotto casa sua, alla periferia di Roma e lui scese. Mi fece un gran sorriso scoprendo i suoi denti bianchissimi e mi ringraziò, poi disse "Sali un attimo da me professore, parliamo un po' in italiano" - Sorrisi - "Ma guarda che tu non hai proprio bisogno di ripetizioni, parli già benissimo italiano, però salgo volentieri" Non volevo proprio offenderlo. Sapevo però che viveva con altri 5 senegalesi come lui. "Sei sicuro che non disturbo? Ci saranno i tuoi amici" "Ma no, i miei amici tornano più tardi, lavorano con i ristoranti".
    
    La casa era come immaginavo, una grande stanzona con tre letti a castello, una cucina con un tavolo al centro ed ...
    ... un gabinetto. Quello che non mi aspettavo era che fosse molto ordinata e pulita e con un buon odore di sandalo, evidentemente dato dai bastoncini bruciati.
    
    "Professore gradisci un bicchierino di vino di palma? E' tipico di Senegal. Da noi bere vino o the serve per stare intorno a un tavolo a parlare per ore di niente" "Certo che lo gradisco". Versò il vino in due bicchierini e bevemmo lentamente.
    
    Cominciammo a parlare del più e del meno, del suo lavoro, del mio, mi spiegò alcune cose del suo paese, delle differenti etnie che vivono pacificamente fra loro, Wolof, Sérère, Peulh, Toucouleur, Diola, Mandingo. Mi disse anche di essere figlio di una Mandingo ed un Sérère, ed intanto i bicchierini di vino si moltiplicavano. Non so se fosse l'effetto del vino ma piano piano cominciavo a prendere consapevolezza della bellezza del suo corpo, altissimo, muscoloso, ed ero attratto fortemente dalle sue labbra. Inoltre mi affascinava la sua dolcezza, le cose che diceva e come su ogni argomento parlasse con una delicatezza ed una profondità eccezionale.
    
    Ad un certo punto disse "Scusa professore si tu permette prendo una doccia, tutto il giorno su spiaggia, sono troppo sudato." - "Ma scherzi Khadim, sei a casa tua no?" E gli elargii un grosso sorriso accentuato dall'effetto del vino.
    
    Mentre lui era di là cominciai a gironzolare per la stanza, a guardare la sua merce che aveva poggiato su uno scaffale e mi corse l'occhio agli splendidi perizoma da donna che vendeva. Forse sempre ...
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