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I muratori
Data: 09/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: archer81
Finalmente dopo quasi due anni di lavori le villette a schiera che stavano costruendo nel pezzo di terreno confinante con il giardino della mia abitazione erano quasi concluse. Due anni di rumori intensi e molesti a qualsiasi ora del giorno dal mattino presto sino a sera tarda quando si trattava di recuperare il tempo perso e che impattavano negativamente sui miei tentativi di studiare per gli esami universitari. Mi rifugiavo in soffitta dove grazie a una maggior insonorizzazione poteva quanto meno attutire i rumori provenienti dal cantiere e dove, grazie al fatto di essere un piano più in alto rispetto alle villette in costruzione, potevo nei momenti di relax osservare i muratori all’opera. A dispetto di quanto si possa pensare e contrariamente alle mie più rosee previsioni quel cantiere non era popolato dai bellissimi ed eccitantissimi muratori che sono spesso protagonisti dei film porno che spesso mi aiutavano nella mia arte masturbatoria. Nel via vai di persone impiegate in quella costruzione avevo potuto solo vedere anziani muratori e giovani manovali i cui fisici erano spesso rovinati da pance prominenti e grasso superfluo uccidendo così sul nascere ogni mia fantasia. Ma grazie al cielo quel supplizio era ormai terminato e da qualche giorno nessun operaio era più passato dal cantiere che probabilmente attendeva solo di essere chiuso. Pertanto avevo deciso di tenere aperte le finestre del solaio godendo della brezza primaverile e dell’aria frizzante di ...
... quel giorno di sole quando il mio studio venne disturbato dal rumore di un furgone con una marmitta rumorosa, dallo sbattere di porte e portelloni e dal vociare incomprensibile di due uomini. Mi affacciai curioso e indispettito per il disturbo che stavano arrecando ai miei tentativi di preparare un esame importantissimo e appena misi a fuoco le immagini, ciò che vidi mi lasciò senza parole. Due splendidi ragazzi poco più che ventenni avevano iniziato a spostare ed accatastare tutto il materiale rimasto e dal loro parlare capii o quantomeno immaginai che si trattasse di rumeni o quantomeno di ragazzi dell’est. Erano due pezzi di maschi alti quasi un metro e novanta con i capelli biondi e una carnagione chiara ambrata per il sole che bruciava la loro pelle durante le ore di lavoro. Rimasi imbambolato a fissarli per non so quanto tempo con quei fisici definiti e muscolosi stretti dentro a pantaloncini corti e a due canotte sdrucite ma estremamente sexy. Dopo parecchio tempo che lavoravano uno dei due si diresse verso uno di quei bagni chimici usati nei cantieri e tra me e me imprecai: avrebbe potuto tranquillamente espletare i suoi bisogni all’aperto permettendomi di ammirare o sperare di ammirare qualcosa in più del suo corpo statuario. Uscì da quello sgabiotto parlando con il suo collega ma, fatti pochi passi, i pantaloncini caddero alle caviglie e lui quasi senza accorgersene inciampò e ruzzolò a terra. Il suo connazionale proruppe in una sonoro risata e ...