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Una famiglia di tettone
Data: 11/03/2019, Categorie: Anale Masturbazione Maturo Autore: vedinapoli, Fonte: xHamster
... mangiare e una per la merenda e disse le restanti 12 in turni da due ore ciascuna.Dalle dieci del mattino alle dodici per la mamma, dalle 14 alle sedici la zia, dalle sedici alle diciotto sua sorella e dalle diciannove alle ventidue per lei”.“E basta?” sbottò zia Giuseppina quasi delusa.“Bhe dalle undici alle due del mattino facciamo una cosetta assieme se va bene a tutte” propose la vecchia vaccona.Andava bene, andava benissimo.“O guarda guarda -disse sua sorella Loredana fingendo di guardare un immaginario orologio- sono giusto le diciotto e trenta. Sono ancora nel mio turno”.“Che puttanella che sei” disse Maria fissando la figlia.“Tale madre tale figlia” rise la figlia.“Su questo ha ragione” ammise sua nonna.“Su adesso forza vecchie troie toglietevi dal cazzo che Luca è mio ancora per una mezz'ora” ridacchiò la ragazza che già si era sdraiata sul letto e si palpava i grossi tettoni per eccitare il cazzo del fratello.Lui le si sdraiò accanto, le prese un seno e lo succhiò avidamente mentre la sorella gli pacioccava il cazzo con una mano.“Dimmi un po' ma ce la fai a chiavare ancora?” chiese Loredana.“Non hai nemmeno da chiedermelo” dichiarò Luca e preso dalla libidine la fece girare ben bene sul fianco e in un sol colpo glielo piantò tutto nel culo.Dopo una settimana da cavallo da monta Luca credeva di non averne ancora abbastanza. Se le tette di sua madre, sua pro zia, sua nonna e sua sorella erano come mele sempre invitanti e pronte le 4 troie dimostrarono anche di avere ...
... un innato istinto per eccitare i maschi. Così una sera non si presentarono per la solita orgia completamente nude come al solito ma bensì vestite di tutto punto.Ma erano poi veri vestiti?Sua madre Maria aveva una camicetta di nylon che non nascondeva nulla del suo petto, una minigonna così corta che gli poteva tranquillamente vedere la fichetta, calze autoreggenti chiare e alti stivaloni di pelle col tacco da maitresse di bordello. Solo a vederla già il cazzo si stava rizzando.Sua sorella era anche peggio. Una t-shirt scollatissima con le tettone che ciondolavano un vedo non vedo da farlo rizzare ai morti, collant neri velatissimi e mini pantaloncini di jeans con la cerniera già ben aperta per mostrare la fichetta. Una porno campagnola da monta.La pro-zia Giuseppina era andata sul classico. Abito nero lungo di seta, scollatura vertiginosa tanto da vedere i capezzoli, scarpe col tacco e calze nere con la riga.Appena sedette lo spacco del vestito rivelò che non aveva le mutande.Ma la più troia era di certo la nonna Lina.Una vera tuta da troiaggine.In pratica si trattava di un abitino nero tutto in rete che aveva apposite aperture ben segnate su fica e culo e che per il resto la avvolgeva tutta pur non nascondendo assolutamente nulla. Non era un vestito normale infatti venne fuori che lì'aveva comprato per posta ad un porno shop.Quegli abiti da puttane solleticarono tutte le più infime fantasie di Luca che approfittò dell'occasione per chiavare le quattro vaccone con i vestiti ...