1. Serata vintage


    Data: 12/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fabrizio

    L’urlo di dolore, accompagnato dagli improperi di rito, mi colpì improvviso dalla stanza da letto. Ora, che lei fosse riuscita ad entrare in quel vestitino di latex taglia 46 aveva già dell’impossibile; ma che fosse riuscita anche a chiuderne la cerniera, questo si che avrebbe avuto del miracoloso; infatti il cursore aveva pizzicato la pelle, da cui l’urlo, da cui il mio accorrere, da cui lo sguardo di esasperata mestizia che ci stavamo scambiando l’un l’altra. Era chiaro che lo sfregio procurato dalla cerniera rappresentava la classica ultima goccia che fa traboccare il vaso. Maledetta cerniera. Maledetto passato. Maledetta nostalgia. Tutto aveva avuto inizio quando, dovendo far ripassare il tetto dopo le nevicate invernali che avevano spostato le tegole, avevo sgomberato il sottotetto dagli scatoloni e dalle masserizie che si erano accumulate nel tempo; tutti quegli oggetti non così significativi da tenere in mostra in casa, ma non così inutili da poterli buttare a cuor leggero. Così, fra pacchi di piatti sbeccati, terribili regali natalizi impossibili da riciclare e borsate di quaderni delle elementari, era riemerso quello scatolone, pudicamente etichettato come XXX. Eravamo giovani e belli, ai nostri occhi tutto appariva come un gioco, e così, per gioco, ci eravamo avvicinati al mondo del sadomaso, dapprima pudicamente poi in maniera sempre più estrema e coinvolgente, in una specie di esistenza parallela dove tutte le frustrazioni accumulate nella prima trovavano una ...
    ... giusta compensazione e rivalsa. Così, con la tenacia e l’ossessività di esploratori delle zone buie dell’anima, poco alla volta avevamo acquistato e soprattutto sperimentato sulla mia pelle tutti i più svariati ammennicoli di tortura: pungoli, fruste, ganci, vibratori, pinze, pinzette e pinzoni, chilometri di corde, cordini, lacciuoli e catene; insomma, tutto l’armamentario che, per averlo usato o subito, ben conoscete e che quindi mi è inutile elencare. Ci aveva aiutato il fatto che io fossi, e sono, di indole remissiva e docile mentre lei, la mia compagna, varcata la soglia dell’eccitazione sessuale, diviene una specie di Erinni, una brutale amazzone che prova un particolare gusto nell’umiliarmi e ferirmi in ogni maniera possibile - e vi prego di avere una visione piuttosto ampia del concetto di possibile - salvo poi passarmi, in maniera lenitiva, la sua lingua su tutto il corpo ferito e martoriato. Il tutto davvero molto piacevole. Così mi era tornata la voglia di riprovare quelle sensazioni di un tempo e lei, senza esagerati entusiasmi ma senza neppure un pregiudiziale rifiuto, aveva accettato. Quel sabato sera ci eravamo lasciati liberi da impegni sociali ed avevamo organizzato una serata vintage di revival sadomaso. Le difficoltà erano iniziate quasi subito; lei aveva indossato gli stivali di vernice nera alti alla coscia e col tacco a stiletto, e aveva accennato quel suo passo dominatore e arrogante che mentre ero appeso inerme al soffitto mi aveva sempre procurato una ...
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