1. Serata vintage


    Data: 12/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fabrizio

    ... erezione immediata; purtroppo alla terza falcata era inciampata nella nappa del tappeto, storcendosi la caviglia e rovinando a terra; ora la caviglia era sotto ghiaccio e la natica d’atterraggio riluceva di Lasonil. Aspettando che il dolore passasse avevo saggiato la resistenza dell’anello al soffitto del salotto, dove la mia maitresse mi appendeva per poi potermi umiliare a suo piacere; forse il tassello si era allentato, o più probabilmente i venti chili che ho preso negli ultimi anni mi hanno fatto oltrepassare il limite di carico, insomma, sia come sia, l’anello aveva ceduto di schianto ed ora alcuni calcinacci polverosi di mattone e di intonaco ricoprivano la zona deputata ai miei supplizi. A questo punto era il caso di ridimensionare le nostre aspettative ripiegando su qualcosa di più abbordabile, così, contorcendomi come un’anguilla, ero riuscito ad indossare il mio vecchio perizoma di pelle nera, che in parte era stato immediatamente fagocitato dei rotoli di grasso della pancia e delle natiche mentre il piccolo triangolo di pelle che ricopriva le pudenda mi comprimeva i testicoli in maniera da togliermi il fiato Ed ora lo sfregio prodotto dalla cerniera aveva definitivamente calato il sipario sulla serata vintage. Lei si alza, saggiando la resistenza della caviglia, che nel frattempo ha assunto le dimensioni di un melone, e con aria complice mi propone di guardare assieme un po’ di TV. Giusto, oggi è sabato sera, e in televisione ci sono i ballerini famosi che ...
    ... danzano con illustri sconosciuti. Sul divano, sfilatomi il perizoma e ripreso il normale flusso sanguigno inguinale, mi rilasso poggiando la testa sul suo grembo; dopo poco, cullato dal suono delle sue mandibole che triturano patatine fritte a ritmo industriale, mi addormento russando sguaiatamente col volto affondato nel suo grembo, ancora testardamente fasciato da un tanga borchiato da spietata dominatrice. Dopo un tempo che mi pare infinito, costellato da furibonde frustate e violente sevizie subite dalla stagionata ma sempre arrapante conduttrice del programma, lei mi scuote dal mondo dei sogni mentre sullo schermo scorrono i titoli di coda. Mi reco in bagno cercando, su sua sollecitazione, di spremere più possibile la vescica perché si sa, alla mia età la prostata è quella che è, e lei davvero desidera una nottata completa di sonno. Spingi che ti spingi, ho la sensazione che là sotto qualcosa si rianimi; sperando di salvare in extremis la tragica serata corro in camera da letto ma sia la vista di lei, inguainata nella camicia da notte a coniglietti rosa, che quella di Dick, il nostro cane nonchè vecchio partner nelle serate di zoofilia, che addentato un vibratore XL lo sta gustosamente rosicchiando, immagino scambiandolo per un osso succulento, mi tolgono ogni residua fantasia. Le, diciamo così, aspettative si sgonfiano definitivamente, cosi mi accoccolo a fianco di Dick e al suono del suo rosicchiare mi addormento. La mattina seguente prendo la scala dallo sgabuzzino, impasto ...