Mio cognato
Data: 12/03/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Sandro 64
... lei l'artefice di tutto, anche quello stronzo di mio marito e contento. La notte sul letto sveglia penso, perche tanta generosita da mia sorella, lei che non pensa che alle amiche alle feste, mi rode e mi metto in testa, Anto ti devi far scopare da Marco. Sono passati alcuni mesi lavoro gomito a gomito con Marco, e un vero gentiluomo mai un avance mai una parola fuori posto, e diventato il mio confidente, mi ascolta in religioso silenzio mi aiuta generosamente di nascosto senza nulla chiedere facendoli passare per benefit per evitarmi umiliazioni, quando sono particolarmente demoralizzata ha sempre una parola buona, per lui mi vesto in modo provocante, lo stuzzico appena posso, sono agevolata dal fatto che trascorriamo tanto tempo soli in ufficio la sua segretaria e quasi sempre fuori uffucio, ma sembra che non gli interessi, mi rendo conto che mi guarda di continuo con quegli occhioni, decido di mettere in atto un mio piano, voglio accellerare, lo voglio, voglio fargliela pagare a quella stronza che quando passa per l'ufficio mi guarda con quella sua aria da snob. Un giorno vado in ufficio sapevo che la segretaria al mattino non sarebbe venuta, mio cognato di solito arriva in ufficio sul tardi dopo essere passato per i cantieri, e qualche volta non si vede neppure, guardo di continuo l'orologio sulla parete sono le 11 e di Marco neppure l'ombra, quando ormai comincio a pensare che non sarebbe passato, eccolo sulla porta mi saluta come al solito con il bacino, si siede alla ...
... sua scrivania, e mi chiede se ci sono novita', mi ero preparata, niente reggiseno, niente mutandine e una gonna molto larga , ne approfitto mi porto davanti a lui mi piego appoggio i gomiti alla scrivania mettendo in bella mostra le tette, gli riferisco le novita facendo in modo che veda bene le tette senza ostacoli, lo vedo guardare dentro la scollatura ma niente, ritorno alla mia scrivania delusa ma non arresa, apro sempre di piu le gambe per mostrargli la fica nuda, non mi leva gli occhi di dosso ma non si alza fino all'ora di pranzo quando nel salutarmi noto il gonfiore dei suoi pantaloni, ne sono delusa e penso che sia impossibile con lui, mille pensieri mi affollano la testa, non gli piaccio, non osa provarci perche sono sua cognata, forse non ha mai tradito la moglie, mi sento rifiutata. Alle 14,30 mi squilla il telefonino, e lui, Pronto Anto sei libera? Si dimmi Marco. Avrei bisogno di un favore, mi potresti raggiungere all'albergo tal dei tali devo fare un sopraluogo per un preventivo e mi servirebbe una mano ti dispiace venire quanto prima ti aspetto. Ok dammi un quarto d'ora e sono da te. Quando arrivo mi presenta al titolare come una sua collaboratrice omettendo che sono sua cognata mi offrono un caffe e cominciamo il giro, ma dopo due minuti il proprietario con una scusa ci lascia soli e da a mio cognato un passepartoue e gli dice continuate pure ci vediamo giu. Sembra tutto normale, solo dopo vengo a conoscenza che Marco aveva preparato il tutto, non c'e nessun ...