1. La famiglia è la patria del... peccato.


    Data: 20/08/2017, Categorie: Etero Incesti Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Gorgo Phainomerides, Fonte: RaccontiMilu

    ... sono i primi a farlo. Il discorso non faceva una piega, effettivamente, ed anche il mio cazzo era dalla loro parte. Non ne voleva sapere di scosciarsi, anzi svettava sempre dritto ed impertinente sotto l�asciugamano, reclamando attenzioni. -Fallo di nuovo. Dissi rivolto ad Irene. -Scusa? Mi chiese di rimando. -Oh, avanti, hai capito benissimo. Falla squirtare di nuovo. Le ragazze, rimaste di sasso da questo mio cambiamento improvviso, mi guardavano stupite. Il fatto è che non faccio che ripensare a quello schizzo prolungato che è volato via da Selvaggia. -Oh, avanti, lo fate da due anni ed ora fate le timide? -Beh, non abbiamo mai avuto pubblico e di certo non nostro padre. -Ora il grado di parentela conta? Suvvia, smettetela con questa sceneggiata e fatemi vedere una squirtata come si deve, fatemi vedere se siete veramente troie, da farlo davanti a vostro padre. Irene e Selvaggia si guardano negli occhi, intente in una sorta di conversazione muta, sicuramente si stanno interrogando sul da farsi. Poi lentamente, la maggiore,si ristende e spalanca le gambe, un invito eloquente nei confronti della sorella. Anche Irene si accuccia meglio ed inizia ad accarezzare il prosperoso seno di Selvaggia. Pian piano, la mano scende sempre più verso il pube ed esita proprio davanti al monte di Venere. -Forza, avanti, falla godere. Fatemi vedere quanto vi piace. Fatemi capire quanto siete puttane. A quella richiesta, Selvaggia spalanca maggiormente le gambe, permettendomi di guardare ...
    ... meglio, mentre Irene inizia a masturbarle il clitoride, con movimenti lenti e circolari. La maggiore inizia subito a mugolare, segno che la cosa le piaccia alquanto. -Si, così, brave. Fate le troie per papà. Il ritmo aumentava e Selvaggia gradiva a tal punto, quel massaggio, da bagnarsi visibilmente. Anche io, che ero a tre passi da loro, riuscivo a distinguere nettamente le secrezioni che fuoruscivano dalla sua figa. -Ti piace, eh puttana? Avanti riempila come si deve. Dissi, rivolgendomi alla mia secondogenita. Lei obbedisce come una cagnetta ed infila le dita all�interno della sorella, la quale geme di piacere. -Questa volta non trattenere nulla, urla pure, se è quello che senti di voler fare. Vi voglio più troie che potete. Avanti porche, papà non resiste più, vuole venire come un maiale. Effettivamente avevo preso la mia asta in mano ed avevo iniziato una lenta sega. -Papà togli l�asciugamano, godo di più alla vista di un cazzo. -Che vacca! Ti accontento subito. E così facendo lo lascio cadere per terra. -Ah però, papà sei ben messo, guarda lì che gran bel cazzo duro. -Grazie cara, avanti, godi per papà. Forza Irene, sbattila per bene. Mia figlia, ubbidiente, accelera il ritmo e tutti ne beneficiamo. Selvaggia, perché inizia a godere rumorosamente ed il suo piacere lo si poteva percepire dai classici rumori di sciacquettio che provenivano dalla sua fighetta, era veramente un lago. Ne beneficio anch�io, però. La scena che mi si para davanti è estasiante ed inizio a godere come ...