1. Al mare (2° parte)


    Data: 13/03/2019, Categorie: Etero Autore: Sabrinazeta

    ... qualcosa di romantico, giusto così per non sembrare delle bestie.
    
    Mi lascia al mio lettino e sembra incerto se restare o andarsene "Grazie caro, ti posso chiamare se ho bisogno di te?" gli dico congedandolo "Si ,certo…sì….io sono là"
    
    tolgo il pareo e lascio che abbia il tempo di guardarmi bene, prima di andarsene, il mio bikini nero con il tanga è forse un azzardo, ma voglio che veda che ho voglia di farmi
    
    guardare e sento il suo sguardo su di me come una mano leggera, mi percorre tutta intera ed io ho un brivido. Improvvisamente la voglia.
    
    Arriva la sera e ho fatto una overdose di sguardi da parte dei ragazzi che supera le mie aspettative. Mi ritiro in camera e cerco di calmarmi sotto una doccia gelata, ma
    
    non basta, ho voglia. Mi stendo nuda sul letto e ho bisogno di sfiorarmi, ho bisogno di sentire una mano che mi accarezza. Chiudo gli occhi e mi abbandono alla fantasia e alla mia
    
    mano che mima quella di un uomo, anzi di un ragazzo. Di Giulio.
    
    La cena, il pesce, il vino, tutto perfetto, la compagnia è allegra e lui è bello stasera e i suoi capelli bagnati e spettinati, hanno qualcosa che mi attira, come se un attimo prima quella testa
    
    fosse stata tra le cosce di una donna e glieli avesse spettinati mentre lui le dava piacere. Che follia Sabrina! mi dico per ritornare alla realtà. Che ti prende!? mi dico. Ma ho voglia.
    
    La serata si avvia alla conclusione e sulla spiaggia si sono formati i gruppetti che conversano tra gli aperitivi e le sigarette. ...
    ... Ne prendo una e fingo di non trovare l'accendino, Giulio
    
    che sembrava non aspettasse altro, mi accende la sigaretta. Lo guardo mentre copre la fiamma con una mano. La mano di un ragazzo. "Mi fai compagnia?" gli dico a voce
    
    bassa come se fosse un segreto e indico la riva che scompare nell'oscurità. Lui sorride. Lo adoro quando mi sorride così. "Sì, volentieri…" e ci avviamo verso il rumore delle onde senza dire una parola.
    
    Camminiamo verso l'angolo dove la spiaggia finisce e c'è un sentiero di rocce che sale e porta in cima al monte. Siamo nella semi oscurità e la luce della falce della luna non basta a distinguere le forme,
    
    ma sento che lui cammina vicino a me e la punta della sua sigaretta diventa incandescente quando aspira con tutta la sua forza, la forza di un ragazzo.
    
    "Era buono il pesce stasera?" dico a mezza voce come se la cosa non avesse importanza. "Sì, molto…. " fa una pausa e continua "Anche il gelato oggi a pranzo" con il tono di un ragazzo che sa di dire
    
    una cosa spiritosa e sorride. Vedo la sua bocca nell'oscurità. Ho voglia di baciarlo. "Ah sì?…. " e mi fermo ai piedi della scala, appoggiando le spalle alla roccia e tiro una grossa boccata di fumo.
    
    Siamo soli, lui è davanti a me. "Vieni qui…" gli dico con tutta la dolcezza che di una donna che ha voglia di essere presa. Lui butta a terra la sigaretta e fa un passo, allungo la mano per cercare la sua e lui
    
    si lascia prendere. lo tiro a me e lo sento appoggiarsi con tutta la sua figura su ...