Germany boss - Racconti Erotici

Germany boss

... subito.

Finalmente si alzò e mi prese con forza sbattendomi sul tavolo a pancia in giù e fu lui a mettersi in ginocchio per assaggiare il mio buco vorace. Non ebbe alcun rispetto per le mie chiappe che afferrava e prendeva a sberle. Il solletico della sua barba mi faceva impazzire. Indugiò a lungo...voleva che io bramassi il suo cazzone fino all'ultimo. quando poi iniziò ad entrare io ridevo di isterica perversa gioia...

Mi teneva per le caviglie e mi guardava negli occhi per affermare con decisione la sua dominanza ed io avevo tutto l'interesse a farglielo fare. Non sapevo che lingua stessi parlando ma godevo come una cagna.

Salì anche lui sul tavolo e mi inculava da sopra godendo e sudando parecchio. Mi mise a pecora e sentii dalle sue mani che il momento dell'esplosione si stava avvicinando. Continuava a gemere e dire volgarità e questo mi faceva sentire ancora più appagato.

Improvvisamente squillò il suo cellulare e il caro boss vide che era sua moglie. Rispose e, dato il volume alto, sentii chiaramente che la ...

... donna era a solo pochi metri, fuori dalla porta della sala riunioni. Stava chiedendo il permesso di entrare. Io sbiancai e feci per alzarmi e raccogliere le cose ma il capo mi bloccò. Mi chiese sorridendo se dovesse farla entrare...io dissi di no spaventato. Lui era al contrario stra-rilassato e sorrise. Le disse che aveva quasi finito e di aspettarlo in ufficio. il suo cazzone, nel frattempo, non aveva dato il minimo segno di cedimento. Chiuse il telefono e mi guardò dicendo...

- Avrebbe apprezzato, e imparato come si prende il mio palo, no?

Scese dal tavolo e mi mise a novanta. La decisione con cui mi sbatteva diceva che il tempo era poco. In un paio di minuti mi ritrovai schiena e culo coperti di sborra.

Avevamo entrambi il fiatone. Sorridemmo e iniziò a rivestirsi, mi misi in ginocchio e ricominciai a ciucciare.

- Vuoi pulirlo? Buona idea...

Si rivestì in tranquillità lasciandomi ciucciare finchè non uscì lasciandomi lì, per terra sulla moquette, nudo, pieno di sperma a cui aggiunsi il mio subito dopo.

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