La notte di san lorenzo - Racconti Erotici

La notte di san lorenzo

Scrivo ora, mentre le emozioni sono ancora vive nella mia mente dopo che sono passati solo pochi giorni da questa notte di lussuria e peccato.

L'idea di andare a vedere le stelle cadenti in un elegante privè sperduto nel nulla, lontano dalle luci della città si era rivelata essere intrigante e geniale.

Avevo accompagnato all'ingresso la mia amica tenendola per mano.

Più la guardavo e più notavo quanto l'abito rosso che indossava ne esaltasse le forme generose e quanto fossero belle le sue gambe che si stagliavano maestose sul tacco 12 di un elegante scarpa gioiello.

Dopo un breve giro del locale ci eravamo ritrovammo a bordo piscina con in mano due cocktail ghiacciati.

Come spesso accade quando ci si abbandona a qualcosa fuori dagli schemi a volte è necessario essere i primi per scatenare la voglia anche in chi è meno sfacciato.

La piscina era troppo invitante per resisterle, complice un caldo soffocante e la musica troppo martellante che arrivava dalla zona disco.

In acqua ci aveva già preceduto un altra coppia.

La ragazza l'avevo già notata mentre danzava avvolta come un serpente tentatore attorno al palo da lap dance, mente il suo lui nella opulenza di un fisico non proprio atletico guardava il suo bellissimo corpo muoversi in modo lento e sensuale.

I vestiti erano scivolati a terra e con la mia compagna ci eravamo ritrovati complici e compagni di gioco nella piscina illuminata dalle luci soffuse, mentre le stelle cadenti ci sussurravano ...

... peccati a cui era difficile resistere.

L'abbraccio dell'acqua tiepida mi aveva avvolto come se all'improvviso mi trovassi in un lago fatto di brodo caldo popolato da pesci fatti di luce.

In pochi minuti alcune altre coppie si erano liberate di tutto ciò che indossavano per unirsi a quella tentazione liquida che vibrava di peccato e piacere.

I movimenti sott'acqua portavano i corpi a sfiorarsi.

Senza pudore ci ritrovavamo a scambiarci intriganti carezze con i corpi che premevano uno contro l'altro mentre i capezzoli duri sfiorando la pelle facendo capire ciò che stava per accadere senza che servissero parole.

Quel gioco d'acqua e seduzione aveva reso facile conoscersi e scambiare qualche parola di circostanza, che in breve si era trasforma in sonore risate.

In un mondo adamitico sarebbe stato bello sentire il culo sodo e le labbra della bellissima mora che mi stava accanto concedersi alla mia carne, mentre la mia donna la accarezzava e coinvolgeva il suo compagno in un caldo gioco sempre più intimo ad otto mani.

Ma il buon senso e le regole della casa ci imponevano di limitarci a baci e carezze nella grande piscina dentro la quale si rifletteva il cielo stellato e la nostra voglia di sesso.

Le emozioni che quel piacere sensoriale ci aveva regalato non se ne andò nemmeno quando ci fummo asciugati.

Bastò uno sguardo complice dopo che si era aggiunta a noi una coppia di amici con cui avevamo giocato in precedenza per farci alzare e scomparire tutti e sei ...