1. I miei compagni di collegio - puntata 14


    Data: 15/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax, Fonte: Annunci69

    Luca: "Eccoci arrivati! Guarda! C'è Elena!"
    
    Si alza velocemente e abbassa il finestrino
    
    Luca: "Elena! Elena!"
    
    Osservo la scena con molta curiosità.
    
    Elena lo saluta restando vicina ai suo genitori. Che buffi. La famiglia al completo aspetta Luca che arriva col treno, manco fosse tornato dalla guerra.
    
    Luca: "Dai andiamo"
    
    Lo seguo senza dire nulla. Luca è al settimo cielo, si vede, non conoscevo questo suo modo di essere felice.
    
    Il treno si ferma, Luca scende per primo e la prima cosa che fa è abbracciare sua sorella, senza dire nulla.
    
    Io mi avvicino a loro un po imbarazzato.
    
    Il padre: "Ciao. Benvenuto. Tu sei il compagno di Luca?"
    
    Io: "Sì. Molto piacere!"
    
    Ci diamo la mano.
    
    La madre: "Che bel giovanotto. Siamo molto contenti che Luca abbia trovato un nuovo amico. Ti ringraziamo molto!"
    
    Io: "Sì ci siamo trovai in sintonia, ma non dovete ringra..."
    
    La madre mi abbraccia stringendo forte senza farmi finire la frase.
    
    Che strana accoglienza. Perché sono così contenti della nostra amicizia?
    
    Elena e Luca sono ancora abbracciati.
    
    La madre: "Elena, saluta l'amico di tuo fratello"
    
    Si staccano, si avvicina a me.
    
    Elena: "Ciao! Luca mi ha parlato di te al telefono. Piacere di conoscerti!"
    
    Io: "Ciao Elena. Piacere mio"
    
    Ci stringiamo la mano.
    
    Il padre: "Bene, allora possiamo andare a casa"
    
    Usciamo tutti insieme dalla stazione e andiamo alla macchina.
    
    Il padre prende i nostri zaini e li mette nel porta ...
    ... bagagli.
    
    Saliamo in macchina, prima io, poi Luca, poi Elena.
    
    Si parte. Il viaggio dura solo una decina di minuti.
    
    Il padre: "Eccoci arrivati"
    
    Scendiamo
    
    La madre: "Vieni caro, ti faccio vedere la casa"
    
    Io: "Volentieri signora"
    
    La madre: "Ti prego, chiamami Maria"
    
    Io: "Va bene Maria"
    
    Mi giro verso Luca
    
    Io: "Luca, vieni anche tu?"
    
    Luca: "No. Tu vai, ci vediamo dopo"
    
    Uffa
    
    La madre: "Vieni, vieni, lascia stare lo zaino, ci penserà Luca"
    
    Io: "D'accordo"
    
    La madre di Luca è molto gentile. Mi fa vedere tutta la casa, una casa grandissima con un sacco di stanze. C'è anche la taverna, ma evidentemente non la utilizzino spesso dato che ci sono il divano e la poltrona coperti con un telo di plastica.
    
    La madre: "E questa è la stanza di Luca"
    
    Caspita! Sembra la stanza di un bambino. E' piena zeppa di giocattoli, giocattoli ovunque. Tappeto con i disegni delle strade per giocare a macchinine. Mini batteria per suonare. Pallone da basket con relativo canestro appeso al muro. Puffi giganti. Cavallo a dondolo. Scrivania tutta colorata che sembra uscita da un cartone animato. Letto rosso verde e blu.
    
    Io: "Non avrei mai detto che questa fosse la stanza di Luca"
    
    La madre: "Come mai?"
    
    Io: "Mah, sembra più la cameretta di un bambino"
    
    La madre: "Ahahahah! E perché Luca non è un bambino?"
    
    Io: "Boh, non direi, più che un bambino è un ragazzo"
    
    La madre: "Simpatico!"
    
    Mi accarezza sulla testa.
    
    La madre: "Allora, se vuoi stare un po in cameretta a ...
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