La ragazza di campagna diventa schiava - capitiolo iii
Data: 16/03/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Koss99
Il suo corpo si era risvegliato e continuava a diventare sempre più sodo e bello. Continuava a darsi da fare con i pesi ed il grasso si trasformava in muscoli forti e snelli. Dal suo viso erano definitivamente scomparsi i brufoli ed ora era paffuto e morbido come quello di una bambina, pure i suoi capelli, che aveva lasciato crescere, erano diventati più docili, non sarebbero mai diventati lisci, ma si lasciavano pettinare. Arrivò Pasqua e Rosa era in forma perfetta. La signorina telefonò da Palermo e parlò con la madre di Rosa. Le disse che sarebbe arrivata in serata, da sola, avrebbe alloggiato nel casino di caccia, un Km lontano dalla casa, perché voleva studiare e stare tranquilla, i suoi sarebbero venuti più tardi, nei giorni che precedevano la pasquetta. La madre di Rosa le rispose: - ma chi vi farà da mangiare e chi farà le pulizie, i letti e tutto il resto. – Poi premurosa aggiunse - lasciate che mandi mia figlia, penserà lei alla casa. - La padroncina si fece convincere e Rosa nel pomeriggio portò di buon grado le sue cose e delle provviste al casino di caccia. Come apprese dopo, la sua padroncina aveva lasciato il fidanzato che si era portata a Natale. Nel casino di caccia c'era solo una grande stanza con due letti singoli, un paio di tavoli, un grande armadio, bagno e cucina. Rosa lavorò molto per rendere attraente la casa e mentre lavorava fantasticava e si bagnava.
In quei mesi aveva eliminato buona parte della sua ignoranza sessuale, la pratica era servita ...
... a molto, ma aveva anche letto tanto. Il suo rapporto con Sara, solo nei suoi pensieri più intimi la chiamava così e le dava del tu, era perverso, di questo ne era consapevole da tanto tempo, ma aveva anche scoperto che con quel tipo di rapporto sarebbe rimasta vergine per sempre. Era innamorata pazza, ma anche preoccupata per quella loro relazione. Con Sara aveva goduto moltissimo, ma non poteva evitare di domandarsi come doveva essere con un maschio. Prima o dopo avrebbe trovato il coraggio di chiederlo alla sua padroncina, la quale come aveva dimostrato fino a quel momento, sebbene le passasse solo un anno, era molto più pratica di lei.
La vide da lontano entrare nella tenuta sulla sua spider, non si fermò neanche davanti alla casa padronale, si limitò a salutare con la mano, poi imboccò la piccola e sconnessa strada che portava al casino al massimo della velocità permessa, sollevando una grande nuvola di polvere e qualche minuto dopo parcheggiava lì di fronte. - Domani prenderò il cavallo - disse a se stessa, poi rivolgendosi alla serva che trepidante la guardava dall'uscio - prendi le valigie in macchina e portale dentro. - Dieci minuti dopo Rosa era nuda in ginocchio davanti a lei, che seduta in poltrona ed ancora vestita nel suo solito modo elegante e sportivo pregustava i giorni che avrebbero passato insieme. Sara la osservava notando compiaciuta i cambiamenti del suo corpo. Le tastò il seno, poi le braccia e le spalle, quindi le natiche e le cosce. - Sei forte e ...