Recovery mode 3
Data: 16/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Maks
... pomeriggio, che si accavallavano confuse allontanandomi di nuovo dalla realtà che stavo vivendo. La totale anarchia dei pensieri si esprimeva, paradossalmente, in un atto sessuale senza fine. Marta, poi Monica, poi Sara, continuavano a ruotarmi nei pensieri come in un eterno duello senza vincitori né vinti, azzerando la mia rincorsa verso l'orgasmo ad ogni sovrapposizione di immagini. Monica m'accelerava il cuore, Sara mi tirava il cazzo, Marta invece era lì, la carne, l'odore, la felicità. Sì cazzo, quell'opera d'arte del Creato era lì, eppure il mio cuore e il mio pene spingevano altrove la mia immaginazione. Umani del cazzo, mai sazi, mai saggi, mai appagati! Orientai su di lei tutto il mio desiderio. L'incedere dei miei fianchi, lento e persistente, di colpo si fece violento. Le sollevai quella specie di sottoveste fino al petto, liberando i capezzoli piccoli e duri che a turno assaporavo mentre svettavano trionfanti del piacere che le donavo. L'adoravo, la leccavo, le stringevo i morbidi seni come afflitto da un'astinenza secolare, trafiggendole la fica fino in fondo, finché non fui travolto dagli spasmi di un orgasmo incontrollabile, che sospingevano il mio sesso ben oltre il limite stesso della penetrazione, come un assassino che si accanisce su una vittima ormai esanime. Poi gli ultimi affondi: irregolari, improvvisi, eccessivi. Crollammo sfiniti, distesi l'uno sull'altra in preda a sospiri e battiti degni di due naufragi tratti in salvo a un passo dal baratro. I ...
... petti si gonfiavano e sgonfiavano all'unisono, l'uno adagiato sull'altro in un incastro mobile. Come corpi privi di vita, giacemmo immuni al dolore provocato da quelle pose scomposte per un tempo indefinito. Il mattino seguente guidavo spento verso casa di Monica, Sara dietro alle prese col suo smartphone tornato vergine, mentre Marta accanto sembrava riposare, nascosta dagli occhialoni scuri, accarezzandomi appena i capelli col braccio disteso sul poggiatesta del mio sedile. Placidi, come se il sesso e il sonno notturni avessero resettato i nostri istinti riportandoci ad una temporanea condizione di innocenza, coerente alla pace che ci avrebbe accolto nella sperduta campagna ereditata dai miei suoceri. Recovery mode del corpo. "Monica e Fabio non vengono più" Marta, sorpresa, riferì la loro disdetta dell'ultimo momento, io sbandai impercettibilmente. No, non poteva essere stato un imprevisto, con gli Dei nulla è lasciato al caso. La notizia mi dispiacque - Ma dai, come non possono? - sbottai come se l'assenza di Monica togliesse senso alla scampagnata. Niente di più sbagliato: voltandomi verso Marta in attesa di precisazioni, incrociai uno sguardo languido e allusivo, come se quella notizia avesse di colpo risvegliato in lei la lussuria, le fantasie, la voglia sfrenata della scopata della sera prima: - Beh sarai beato tra due donne, non l'hai mai sognato? - commentò Marta ironica, condendo con una linguaccia irresistibile la battuta a doppio senso. Intorno esplose di colpo ...