1. Il venditore ambulante 2 -enrico- ix


    Data: 17/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio, Fonte: Annunci69

    ... corpo villoso era davvero muscoloso. Tricipite e bicipite grossissimi, pettorali gonfi, addominali perfetti, gambe toniche e polpaccio stupendo. Prima di far cadere lo slip a terra si voltò di spalle, e che spalle, larghissime e grosse, schiena perfetta e glutei di marmo. Mise un asciugamano intorno al bacino –“Come mi metto?”-. Lo invitai a sdraiarsi sul letto a pancia in giù e io salii a cavalcioni sulle sue cosce. Cosparsi un po’ d’olio sulla schiena e iniziai a spalmarlo. Partii dalle spalle che massaggiai con cura alla perfezione riuscendo a farlo rilassare –“Cavoli sei bravo”- disse a testa bassa –“Diciamo che me la cavo, so usare le mani” risposi scivolando lungo i fianchi. Percorrevo la sua schiena in maniera lenta e delicata, non era più teso ma in totale relax, ogni volta che salivo e scendevo soavemente sui fianchi provava dei brividi. Salii sino al collo facendo incontrare le mani e cominciai a percorrere la spina dorsale verso il basso con la punta delle dita arrestandomi sulle fossette che sormontavano i glutei. Dolcemente massaggiai con movimenti rotatori le fossette per poi riportarmi in alto fino alle spalle per scendere poi ancora una volta sui fianchi. La situazione si faceva sempre più calda. Stavo attento a non strofinare sopra il posteriore il pacco che oramai avevo durissimo nel pantaloncino. Ritornai sulle fossette e lentamente feci scivolare due dita sotto l’asciugamano per massaggiare la parte alta del gluteo. Portandomi indietro col bacino scesi ...
    ... dal corpo sedendomi sul materasso, le mani unte scesero sulle sue gambe. Partii dalle caviglie che massaggiai con maestria salii poi ai polpacci che rilassai con pollici uniti muovendoli verso l’alto e allargando verso l’esterno. Dolcemente proseguii a salire sulle cosce scendendo morbidamente verso l’interno senza spingermi troppo in alto. Dopo aver unto e rilassato la parte posteriore –“Dovresti girarti a pancia in su ora”- tentennò un po’ prima, ma qualche secondo dopo si voltò stando attendo a non far scostare l’asciugamano dalle parti intime che mostravano un certo promontorio. Partii dalla pianta del piede andando a salire dolcemente su verso il ginocchio e la coscia. Enrico aveva proprio un corpo nerboruto. Continuai a far scivolare le mani su e giù per la gamba notando che il suo cazzo era ormai sveglio. Salii delicatamente con le mani verso l’interno coscia andando a sfiorare i suoi testicoli, non ebbe alcuna reazione, unsi le sue palle e impugnai dalla base l’uccello che stava dritto in piedi da solo. Diedi inizio a un massaggio nascosto sotto il telo. Lo afferrai a due mani e iniziai a scendere e salire sulla sua pelle, i suoi occhi rimasero chiusi e la testa poggiata sul cuscino. Piano levai l’asciugamano che copriva quell’asta che tenevo per mano. Mi ritrovai davanti un cazzo scuro, con grandi venature che lo rendevano turgido. Il cazzo non era molto lungo, ma la sua circonferenza era notevole. Proseguii a masturbarlo con delicatezza, il suo viso esprimeva piacere, ...