129 - Marta inizia la trasformazione...
Data: 17/03/2019,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: ombrachecammina
... glutei di marmo. Al ritmo lentissimo della musica, il suo corpo si muoveva flessuoso mentre i suoi occhi verdi erano fissi nei miei, essi spiavano le mie reazioni o forse cercavano semplicemente di attirare ancora di più la mia attenzione su di lei. La sua bocca vermiglia e tumida, era provocatoriamente vicinissima alla mia. Alcune altre coppie si erano aggiunte a noi e anch'esse ballavano stretti, stretti languidamente, gli altri, chi seduto chi in piedi guardavano e ridevano commentando sottovoce quanto stava succedendo tra me e la bellissima donna. Ce l�avevo duro, come non mi succedeva più da molto tempo, lo premevo contro il suo pronunciato monte di venere e lei flessuosamente mi strusciava consapevole il pube contro. Le sue labbra sfioravano le mie, mentre mi accarezzava languidamente la nuca con entrambe le mani. Marta mi osservava ancora, ma ora meno divertita di prima, io ero fortemente combattuto tra il lasciarmi andare e quindi cedere a tanta lussuria, oppure staccarmi da quel corpo e tornare dalla mia donna. La mente mi diceva di smettere e tornare da Marta, mentre il corpo mi teneva appiccicato a quella fantastica femmina. Lei in effetti era una figa come quelle che si vedono solo al cinema o sui calendari sexy, quelle fighe che da sempre ti eccitano fino a farti segare spasmodicamente, chiuso da solo in bagno, magari seduto sulla tazza, con in mano da una parte il calendario e con l'altra il tuo durissimo e colante cazzo. Così, mentre le sue labbra instauravano ...
... uno stretto contatto con le mie, l�ago della bilancia si spostò dalla parte della creatura che tenevo stretta fra le braccia e la mia bocca si posò con forza contro la sua, lei dischiuse le labbra e le nostre lingue iniziarono un lungo e delizioso combattimento. Millimetro dopo millimetro esplorai la sua bocca, lei fece altrettanto dentro la mia. Mentalmente pensai che con Marta mai mi ero baciato come stavo facendo in quel momento con quella donna che pochi minuti prima mi era perfettamente sconosciuta. Pensai anche che non me ne fregava niente di Marta, del suo fare l�amore in punta di piedi, senza mai una parolaccia, senza mai discostarsi da quella classica posizione del missionario, senza�. , senza�.. . La figa ed io, soli in mezzo alla musica, mi sembrava che attorno a noi non ci fosse nessuno, che le voci fossero lontane, attutite da soffici nuvole che lasciavano passare solo le calde e morbide note di quel lento così permeante e avvolgente. Poi la musica terminò, lei mi tenne ancora per mano e mi trascinò in un angolo della sala, prese due bicchieri e li riempì con del fresco Pinot Chardonnay, poi si appoggiò con la schiena contro ad una colonna alzò il calice e senza mai spostare il suo sguardo conturbante dai miei occhi, bevve avvolgendo il bordo del calice con quelle fantastiche labbra. A quella immagine la mia mente bacata mi portò ad immaginare che al posto del calice ci fosse il mio cazzo, chissà quanto era brava a fare i pompini!!. Già, il pompino, faceva parte ...