1. L'anziana amica di mamma.


    Data: 17/03/2019, Categorie: Etero Autore: RedTales

    ... indumento. Si soffermò ad ammirare quel culetto tondo, sodo e sporgente, appena segnato dalla biancheria che non c'era più. Avrebbe voluto infilarci dentro il viso ma era ancora troppo insicuro su tutto quello che stava vivendo e non lo fece. Michela si girò, sbattendogli davanti al naso il suo sesso, completamente depilato, a parte un raso ciuffetto che sovrastava la clitoride e, afferrandolo per la nuca con tutte e due le mani, gli spinse la faccia contro. Anche se non lo aveva mai fatto, istintivamente, cominciò a leccare quel paradiso che gli era stato offerto, infilando, un po' a casaccio, la lingua dappertutto. Continuò a lungo, guidato vagamente dalle sue mani che lo indirizzavano nei vari punti dove desiderava sentire la sua lingua. Stefano si abbuffò a lungo di lei fin quando non ne venne scostato e invitato a rialzarsi. Le appoggiò le mani sui seni, minuti ma sodi e prese ad accarezzarli mentre lei gli sbottonò la camicia e gli accarezzò con le mani calde il petto. Senza dire niente si sedette sul bordo del letto e con le lunghe e scarne dita gli slacciò cintura, scostò il bottone e aprì la cerniera dei jeans, per farli scendere e, abbassati gli slip, si impossessò del suo pene, che esibiva un'imponente erezione. Si lasciò scappare un: “bellissimo” prima di ingoiarlo tutto per qualche istante, iniziando poi una lentissima fellatio piena di dolcezza, ritmo, costanza. Quella che lei stava attuando sembrava una danza, un delicatissimo valzer dove, in punta di lingua, ...
    ... sfiorava ogni millimetro di quel bollente e turgido sesso. Ma quel sogno idilliaco fu interrotto bruscamente da un improvviso fremito che lo fece scoppiare in un fiume di latte che lei riuscì prontamente a contenere all'interno della bocca, per non perderne nemmeno una goccia. Con la mano, che era rimasta inutilizzata, sollecitò l'eiaculazione, cercando di far schizzare anche l'ultima goccia di quel prelibato nettare che inghiottì con avidità, leccandolo quindi per essere sicura di non aver dimenticato nulla. Terminato, alzò la testa per guardare il suo giovane amante, senza lasciare la decisa presa sul suo pene, anzi, continuando a far scorrere la pelle in su e in giù.
    
    “Ti è piaciuto?” “Tantissimo” sussurrò con un filo di voce. “Meglio delle tue ragazzine?” “Non... non so... è la prima volta” confidò sorprendendo anche lei. “Mai fatto un pompino?” “No” “Una scopata?” “No”. “Mai, mai?” “No”. Lasciando la presa si lasciò cadere di schiena sul letto e, dopo essersi spalmata un po' di crema proprio li, lo invitò, con gesti delle mani ad andarle sopra. Lui lo fece e, guidato dalle mani di lei, le si infilò tra le grandi labbra, per spingersi fino in fondo in quella invitante fessura. Come aveva visto fare, iniziò a scoparla con ritmo, mentre lei, stringendolo tra le braccia lo teneva schiacciato contro. Le bocche si cercarono e iniziarono a penetrarsi con le lingue mentre il bacino del ragazzo continuava ad imprimere il suo ritmo. Furono lunghi minuti di pulsioni erotiche che ...