Ufficio
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: alexiato
... sono pronte!”
In tutta risposta uno dei due magazzinieri: “siamo incasinati! Sono andati tutti in pausa. Portale giù tu!”
Bene penso subito io, la giornata era iniziata “così così” ma stava continuando peggio: mi prendo i documenti, esco dall’ ufficio e scendo.
Per arrivare al magazzino, si devono scendere due rampe di scale, sentivo solo l’ eco dato dai tacchi degli stivali; non un rumore erano davvero usciti tutti: di norma, anche durante la pausa, resta sempre qualcuno a finire del lavoro arretrato, oggi deserto.
Arrivo di fronte alla porta che porta al magazzino che era aperta. Entro e vedo i due magazzinieri che stavano trafficando con gli scatoloni. Che dire, nonostante fossero colleghi non li conoscevo molto bene; ci si incontrava, neanche sempre, causa orari diversi tra impiegati e operai, all’ entrata o all’ uscita, con un “ciao” come massima conversazione.
Ogni tanto alla macchinetta del caffè: due battute e una risatina di rito quasi sforzata.
Resto sulla porta qualche istante a guardare. Il primo, più giovane sui vent’ anni, capelli corti castani, un bel fisico, tornito dal lavoro ma non palestrato, di aspetto gradevole, altezza media.
Il secondo, più maturo circa quarantenne, anche lui capelli corti scuri, tendenti al brizzolato, fisico normale e braccia abbastanza muscolose. Ambedue vestiti con jeans e maglietta, per intenderci, tipo polo, sudati per il lavoro nonostante il clima rigido.
Quest’ ultimo, mi vede vicino alla porta e si ...
... avvicina. Io tutta fighettina, vestita come ho descritto, mi incammino verso di lui in tacchi alti. Siamo ormai vicini quando inavvertitamente inciampo e tutti i documenti finiscono in terra. Mi accovaccio per raccoglierli la gonna a portafoglio si apre e metto in mostra praticamente tutte le cosce, ma dall’ alto sicuramente si poteva vedere dentro la mia scollatura. Il più maturo che mi stava vicino mi dice “aspetta che ti aiuto!”
Si accovaccia anche lui a raccogliere le carte, ma sento i suoi occhi che mi esplorano, mi spogliano con lo sguardo; la cosa scatena in me una forte eccitazione, mi piace essere desiderata.
I miei movimenti si fanno lenti, mi piace assaporare quel momento e farlo impazzire, nel mentre anche il giovane si avvicina e anche lui si offre di aiutare: neanche fosse crollato un intero archivio.
Sento anche i suoi occhi che esplorano ogni centimetro del mio corpo la situazione mi piace e trascorro molto più tempo del necessario a raccogliere tutto facendo attenzione di girarmi in maniera tale che possano vedere bene ciò che gli interessa.
Passa poco tempo ma mi sembrano attimi interminabili, ci alziamo quasi all’ unisono, gli lascio i documenti con un “grazie” e ritengo finito quel momento di particolare piacere, ma mentre stavo per andarmene interviene il più maturo :
“Sei stata gentile a venire, dai che ti offriamo un caffè” e rivolgendosi all’altro “vai a prenderne tre”
Nell’ attesa ci sediamo sugli scatoloni, lui di fronte a me. Vedo in ...