1. Il fidanzato di mia sorella 13


    Data: 19/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FRANK_1987

    ... Sofia di abortire, di rinunciare al bambino, che non deve vivere già da adesso bersagliato dai nomignoli più offensivi che la razza umana può conoscere nel suo vocabolario. Ma per fortuna questo pensiero si allontana dalla mia mente. Da quando mio fratello e’ partito per la Polonia, non ho potuto coccolarmi mia nipote, ma avere Andrea, il figlio di Claudia, in braccio mi ha fatto venire voglia di avere un bambino anche io. Io voglio un figlio e niente e nessuno può farmi cambiare idea. La voce del professore che ci avverte che avrebbe creato dei gruppi di studio di due persone per il compito di domani mi fa svegliare dal torpore dei miei pensieri. Il prof prende un’urna con tutti i nostri cognomi e ne estrae alcuni, poi tocca a me e a quello del mio compagno di studi che si rivela essere Luca, il ragazzo 22enne che mi mangiava con gli occhi mentre i suoi amici mi scherzavano per aver accavallato le gambe in aula poco tempo fa. (RACCONTO 11) Ci guardiamo e lui mi fa un cenno con la testa per poi veder ridere il suo gruppetto di amici. Odio queste risate di scherno, vorrei strappare i loro denti ad uno ad uno senza anestesia e ridere io al loro posto mentre mi supplicano di smetterla con la tipica voce da persona senza dentiera. Finita la lezione, esco dall’aula ma una mano si poggia sulla mia spalla destra facendomi fermare.
    
    “Giulio”, mi volto ed e’ lui
    
    Indossa una maglietta grigia con vari buchetti e un jeans scuro. I suoi occhi celesti calamitano il mio sguardo. La sua ...
    ... bocca e’ di un rosa intenso e si nota sul viso il leggero segno che la rasatura mattutina gli ha lasciato, il tipico segno che hanno anche i personaggi barbuti dei cartoni animati
    
    “Luca”, gli faccio io
    
    “Come sai il mio nome?”, mi domanda
    
    “L’ho sentito la volta scorsa mentre tu e i tuoi amici volevate farmi vedere i vostri cazzi”
    
    “Scusa, volevamo soltanto scherzare”, mi dice toccandosi il ventre da sopra la maglietta sollevandola un po’ facendomi notare una leggera riga di peluria che gli scende dall’ombelico fino a sparire nell’elastico dell’intimo
    
    “Cosa volevi dirmi?”
    
    “Questo e’ il mio indirizzo”, mi dice porgendomi un biglietto che io afferro come se non aspettassi altro “ci vediamo a casa per studiare”
    
    Luca si gira e si incammina dandomi le spalle. Mentre lo ammiro da dietro, il mio sguardo finisce sul suo culetto e sui suoi boxer bordeaux con l’estatico blu. Faccio un mormorio di eccitazione, annuso il suo biglietto che sa della sua colonia e poi girandomi verso l’altra parte, lo faccio saltando da vera checca in calore. Il ritorno a casa e’ un vero trauma. Sofia inizia già ad avere le nausee e mi costringe ogni volta ad assisterla in bagno.
    
    “Devo proprio farlo?”, le domando schifato
    
    “Sei stato tu a mettermi in questo pasticcio”, mi risponde Sofia mentre vomita anche l’anima
    
    “Se ti fossi fatta i cazzi tuoi senza sedurmi, non sarebbe successo niente”, le dico alzando la voce
    
    “E se tu non ti fossi eccitato, non saremmo qui adesso. Che razza ...
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