1. Un indimenticabile week end


    Data: 20/03/2019, Categorie: Zoofilia Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Era Venerdì finalmente. Arrivai a casa un po’ stanca dopo una intensa settimana di lavoro, ma i miei occhi tradivano la felicità per quello che mi aspettava, un intero fine settimana di coccole e sesso con il mio amore. Arrivata a casa, mi levai le scarpe tacco 7 in ingresso, scalciandole lontano, mollai la giacca del tailleur Armani e la borsa di lavoro sul divano, in corridoio fu la volta della gonna ad essere sfilata e finire sul lungo tappeto Kilim che copriva il pavimento del corridoio, entrai in camera. Rimasi qualche minuto seduta sul letto con lo sguardo nel vuoto per raccogliere i pensieri ma, bastò gettare una rapida occhiata alle cornici sulla cassettiera, quelle che contenevano le foto dove ti mostravi in tutta la tua spavalda bellezza che già mi stavo mordicchiando il labbro inferiore pensando a tutto quello che presto avrei fatto con te. Ma volevo fare con calma, questo un intero week-end insieme, nessun impegno sociale, solo noi due, volevo proprio godermelo come si deve, me lo meritavo, ce lo meritavamo entrambi. Mi sganciai il filo di perle e lo posai sul comodino, slacciai i bottoni della camicetta di seta grigio perla, la sfilai dalle spalle e la appesi alla maniglia dell’armadio, ora era la volta delle calze, slacciai i ganci della guêpière e sfilai le calze di seta, lentamente, una ad una, come se fossi di fronte ad un pubblico di maschi arrapati, le tirai come se giocassi con una fionda, immaginando di colpire il volto di uno degli uomini del pubblico, ...
    ... sentendolo ululare per l’eccitazione. Mi fermai un attimo prima di passare al reggiseno di pizzo grigio, infilai una mano dentro la coppa per accarezzarmi il seno, il capezzolo sensibile e ricettivo reagì all’istante indurendosi. Mi slacciai il gancetto, feci scendere le spalline lentamente, il mio pubblico immaginario era sempre più eccitato. Me lo tolsi e facendolo roteare sopra la testa feci volare anche lui in mezzo alla stanza. Mi adagiai con la schiena sul letto e sollevai le ginocchia in modo da potermi sfilare anche la guêpière e le mutandine, lo feci lentamente, accarezzandomi con le mani mentre le facevo scorrere verso i piedi. Questo spogliarello solitario mi aveva già un po’ eccitata, mi toccai appena con l’indice e il medio, non stavo ancora bagnandomi ma non mancava molto, cercai di non pensare a te, non volevo eccitarmi troppo, prima dovevo prepararmi, volevo essere al meglio, volevo lasciarti senza fiato. Andai in bagno e aprii l’acqua della vasca, ci gettai dentro una manciata di sali profumati e una bella dose di bagno schiuma al latte di mandorla. Raccolsi i capelli, li fermai con una pinza e mi spalmai sul viso una crema depurante e antiossidante al fango di Ischia e alle alghe. Aspettando che la vasca si riempisse, preparai gli altri prodotti che avrei usato durante il bagno, accesi delle candele profumate e spensi la luce. Dalla camera arrivava la musica rilassante di un disco jazz di Rossana Casale. Mi infilai lentamente nell’acqua bollente, mmmmmm che ...
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