1. La Scuola - PARTE 1


    Data: 21/03/2019, Categorie: pissing, Autore: Blue93, Fonte: EroticiRacconti

    ... perdere. Avrebbe resistito fino alla seconda ricreazione, sperando che le bidelle riaprissero i bagni. Pochi minuti dopo le lezioni ricominciarono. Nonostante la sua impeccabile resistenza, alla fine della quarta ora, si ritrovò ad avere urgente bisogno del bagno. Non faceva pipì dalle sette di mattina ed era già mezzogiorno e mezzo. Stringendo le cosce sotto il banco, si ritrovò a fissare il grande orologio appeso alla parete, supplicando le lancette di accelerare il loro ritmo. Udendo finalmente la campanella, si alzò di scatto raccogliendo le proprie cose. Prima di raggiungere gli altri in mensa, doveva assolutamente fare una sosta in bagno. Stava per seguire il suo istinto quando si rese conto che il suo piano non era attuabile. Non aveva idea di dove fosse la mensa e, se avesse perso di vista gli altri, probabilmente sarebbe rimasta a stomaco vuoto perché non avrebbe saputo raggiungerli. Sospirando e incrociando appena le gambe, decise di aspettare ancora un po'. Attraversò il cortile della scuola assieme ad un gruppo di compagni e raggiunse la mensa dove un'enorme coda di ragazzi stava aspettando di entrare. Oh mio Dio, non ce la posso fare. La sua vescica continuava a lanciare stimoli minacciosi facendole capire che il tempo a disposizione non sarebbe stato ancora molto. Si voltò verso il ragazzo in fila dietro di lei e, accorgendosi che era anche il suo compagno di banco, chiese: "Scusa, sai se c'è un bagno qui vicino?". "Ce ne sono dalla parte opposta del cortile. ...
    ... Ma ti sconsiglio di perdere la fila, le bidelle sono parecchio incazzose lì dentro. Se non entri ora non so se ti fanno entrare dopo. Servono il cibo solo una volta". Davanti a quelle parole si lasciò sfuggire un gemito di disperazione. "Sono Marco comunque. Scusa, prima non mi sono presentato". Lo guardò distrattamente sussurrando un "piacere" appena udibile. "Ho sentito che sei nuova di qua. Non dev'essere facile cambiare tutto di punto in bianco". Finalmente si degnò di guardarlo negli occhi annuendo e passarono i dieci minuti successivi a dialogare del più e del meno, mentre lei, rassegnata, si appoggiava con la schiena contro il muro incrociando le gambe. Quando fu finalmente il loro turno, passarono la scheda del pranzo davanti ad una macchinetta e poterono accedere alla mensa. Effettivamente le bidelle che servivano il pranzo non avevano un'aria tanto simpatica. Senza pensare lei e Marco si sedettero allo stesso tavolo e pranzarono insieme. Nonostante l'impellente bisogno del bagno, si ritrovò a suo agio in compagnia di quel ragazzo, tanto che, per qualche istante, si dimenticò della sua gonfissima vescica. "Cosa pensi di fare dopo la scuola? Hai già qualche idea?". "Vorrei studiare giurisprudenza. Mi piacerebbe diventare avvocato". "Wow. Penso sia una strada difficile ma se sei determinata otterrai quello che vuoi". Sospirò rendendosi conto di quanto le sue parole fossero vere. "Tu Marco, hai qualche idea?". "Ehm no. A dire il vero rantolo nel buio per ora...mi piace ...