1. La seconda volta della dolce dottoressa


    Data: 22/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: AlexDon

    ... getto in gola, ne era tanta e stava per affogare, ma si dimostró pratica qusndo mandó giù tutto direttamente. Si divertí a Leccarlo e a ripulirlo per bene, le accarezzai i capelli rinchiusi dentro una coda di cavallo. Mi alzai dal letto e la afferrai forte dalla coda di cavallo, la trascinai a bordo letto e la misi a pancia sotto, le girai intorno per guardarla, le baciai il viso: "chiudi gli occhi e Godi", così tornai dietro di lei, appoggiai le ginocchia sul bordo del letto e con una spinta secca le penetrai di nuovo il culo, ancora stretto dopo l'inculata della prima volta. La guardai attraverso lo specchio, aveva spalancato gli occhi e aveva urlato forte "Ohhhh siiiiiii...ohhhhhh" e strinse forte le coperte tra i suoi pugni, le piaceva e stava godendo. La stavo scopando nel culo in un modo diverso, più profondo, le mi spinte divennero un po più dolci, lei visibilmente in estasi, con una voce ansimante urló: "dai..dai...forte...fottimiii come si fotte una troia...ohhh siii" la accontentati e le sferrai un po di colpi forti, continuammo finché non le aprii completamente tutto il culo, mi fermai e sempre nella stessa posizione le misi dentro la lingua. Quella donna era il paradiso, il suo sapore era da impazzire, mi alzai dietro di lei e le passai tra le grandi labbra la punta del cazzo e fu lei stessa, con uno scatto all'indietro a farlo entrare nella figa e prese a muoversi avanti e dietro. Colava ovunque e non potetti che raccogliere con le dita lungo le cosce tutti i ...
    ... suoi umori e mangiarli. Il culmine del piacere l'avremmo quando la tirai a me con i capelli e le venni dentro, così, con due getti di sborra. Cadde sfinita. La mia frenesia e l'eccitazione non fu per niente domata, la girai pancia all'aria e scesi con la faccia tra le sue cosce, la leccai avidamente e la feci venire di nuovo. La stanza a lume di candela era l'unica testimone di una grande scopata, animalesca e appagante. Mi lascia andare sul letto, accanto a lei, le accarezzavo la schiena dolcemente mentre lei aveva appoggiato la testa sul mio petto, le mie dita scrutavano il suo corpo come fanno le dita di un musicista sulle corde di un violino, lo stesso fece lei, le sue dita scendevano lungo il corpo fino ad arrivare all'asta, ancora dura e pulsante. Vidi dagli specchi sul soffitto la sua testa scendere sul cazzo e prenderlo di nuovo in bocca, fu spettacolare vedere attraverso un riflesso quella testa andare su e giù sempre più velocemente mentre il caldo della sua bocca mi avvolgeva il membro. D'improvviso nel silenzio della stanza, ai mugulii di piacere si unii lo squillo del suo cellulare, dovette rispondere: "amore mio..." e mentre parlava con lui la sua bocca era indomabile sul mio cazzo, le rivenni in bocca così, mentre la sua dolce metà era al telefono.
    
    Sfinita si ricambió e la riaccompagniai alla macchina. Restammo per un po abbracciati, ci baciammo e ci salutammo. La dottoressa Tiziana tornó a casa da suo marito, felice, sfondata e piena di sborra...di nuovo. . 
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