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Cap: Vendesi Cagna in Calore
Data: 22/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Patrizia V.
... coglie la mia delusione e aggiunge con stizza: - Cos’è, volevi gli spaghetti con gli scampi anche tu? Ringrazia il cielo che ci è avanzato un po’ di riso… E sbrigati a mangiare, stupida cagna! A metà pomeriggio ho lucidato tutti gli ottoni e ripassato il ponte due volte: sono distrutta. Eva e Pat sono di sotto e stanno facendo l’amore nel loro letto: posso sentire i loro gemiti di piacere attraverso l’oblò aperto subito sotto di me. Cosa non darei per potermi unire a loro! Ma non posso: prima di scendere di sotto a scopare con la sua ragazza, Pat mi ha rimesso il collare e mi ha legata con un guinzaglio a un gancio per evitare che io possa scappare… Piango lacrime amare mentre riprendo a strofinare il mancorrente. Sottocoperta Eva sta urlando: immagino che Pat se la stia facendo con lo strap-on dildo. Come vorrei essere al suo posto! - Ahi! Mi riscuoto all’improvviso quando Pat mi sferra un calcio nel costato, e balzo di nuovo in piedi: devo essermi addormentata. - Non sei qui per dormire, troia! Mi sento avvampare dalla vergogna: - Scusa Pat, non volevo… E’ solo che sono così stanca… Lei mi fissa con disgusto: - Una cagna così sfaticata non mi serve a niente. Vuoi che ti cacci via? Mi sento prendere dal panico: non voglio che Pat mi mandi via. - No, ti prego! Prometto che starò più attenta… Lei mi osserva scettica. Poi sospira e mi tira un asciugamani prima di staccarmi il guinzaglio: - E va bene! Forse è il caso che tu vada a farti una doccia, che puzzi da fare schifo. Ma ...
... vedi di sbrigarti! Quando esco dalla doccia di poppa avvolta nell’asciugamani, vedo Eva che esce dal cucinino e mi indica i fornelli: - Noi andiamo a farci una passeggiata. Vedi di farci trovare qualcosa di decente per cena se non vuoi passare un guaio: ho visto Pat cominciare a scaldare le tenaglie… Rabbrividisco, e mi metto subito al lavoro. Franco ha provato a chiamarmi già otto volte, ma Pat mi ha proibito di rispondere, così ho messo il cellulare su un ripiano e l’ho lasciato lì. Quando le lesbiche tornano, butto le bistecche sulla piastra; nel giro di cinque minuti servo a tavola due splendide fiorentine. Eva sorride contenta; Pat assaggia e mi fissa con aria seccata: - Troppo cotta, stupida idiota! Io le bistecche le mangio al sangue… Deglutisco: conoscendola, avrei dovuto immaginarlo. - Mi dispiace. Io posso rimediare… - Lascia perdere. Non puoi mica farla meno cotta, scema. La mangerò così, pazienza… Mangiano come due tigri, e alla fine mi passano le ossa avanzate. Ho una fame nera, così sgranocchio la carne che hanno lasciato attaccata, proprio come una cagna affamata… Quando ho finito di rigovernare in cucina sono le nove passate. Eva e Pat si stanno agghindando per uscire: sono tutte e due splendide, e mi trovo a invidiare che se le scoperà quella notte. - Beh, cosa ci fissi a fare? – mi riprende Pat, seccata – Lavati la faccia e preparati, che vieni con noi! M’illumino di gioia all’idea di uscire con loro, poi mi viene un dubbio: - Ma non ho niente da mettermi… - ...