1. Il triangolo


    Data: 24/03/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Cassandra666

    Tremavo all’idea, ma tu mi stringevi la mano, perciò il vago senso di insicurezza si lasciava facilmente sopraffare dall’eccitazione.
    
    Quando aprì la porta notai che si trattava di un bel ragazzo. Alto, atletico, occhi verdi, capelli scuri. Il sorriso che vi scambiaste fu amichevole ma intravidi nel profondo un accenno di lussuria, una comunicazione segreta e profonda che mi fece fremere.
    
    Vi stringeste la mano e dopo una pacca sulla spalla, finalmente lui si rivolse a me. Il suo sguardo mi imbarazzò lievemente. Quello che vi lessi era tutto ciò che ho sempre segretamente desiderato e finalmente anche i miei occhi potevano essere limpidi e lasciar trasparire la lascivia che dimorava nel mio animo.
    
    “tu devi essere la nostra ospite speciale! Benvenuta alla nostra festa privata”
    
    Non mi toccò, neppure per una stretta di mano, ma i suoi occhi non lasciarono per un secondo il mio corpo. Me li sentivo addosso come pugnali che stracciavano i miei abiti. Nell’entrare in casa mi sentii come un gatto che si intrufola furtivo e sinuoso nella tana dell’orso.
    
    Divenni così consapevole del mio corpo da comprendere esattamente che strumento sarebbe stato.
    
    Mi voltai, dopo essere entrata in casa e vi vidi così. Uno stringeva il cavallo dell’altro mentre l’altro gli stringeva una mano sul culo.
    
    Nei jeans di ciascuno il rigonfiamento era evidente, e gli occhi parevano di fuoco.
    
    Mi guardavate fissi, toccandovi, cercando di sedurmi, le lingue passate vogliosamente sulle ...
    ... labbra.
    
    Aspettavate solo un mio comando, ed io fui invasa dal piacere del potere che ponevate nelle mie mani.
    
    Mi sedetti, con studiata lentezza, accavallando le gambe. Le sentivo umide fra le cosce ma le serrai strettamente facendo oscillare il piede calzato dal tacco sottile.
    
    “Spogliatevi!” sussurrai in tono roco per l’eccitazione.
    
    Vi spogliaste davanti a me, senza staccare per un attimo gli occhi dai miei.
    
    Che spettacolo, uomini poderosi pronti ad eseguire i miei ordini qualunque essi sarebbero stati. Stalloni da monta. E che monta avevo in mente.
    
    Quando foste nudi, i vostri sessi svettavano già alti e duri. Desideravano toccarmi.
    
    Toccarsi. Sentivo ogni fremito, ogni desiderio penetrarmi lo spirito e trasformarmi in qualcosa che non ero mai stata.
    
    Vi guardai, non riuscendo a decidere su quale perversione optare. Indecisa, come una bimba in un negozio di caramelle che… vuole tutto! E subito…
    
    Resistetti all’istinto di precipitarmi immediatamente ai vostri piedi, afferrare il vostri cazzi e succhiarli come un’invasata. Non avrei rotto l’idillio.
    
    “baciatevi!” ordinai secca.
    
    Vi guardaste per la prima volta, poi guardaste me, indecisi. Non era quello che vi aspettavate.
    
    Le vostre mani avevano iniziato a intrecciarsi alla ricerca l’uno del cazzo dell’altro.
    
    Mi sollevai dalla sedia e vi venni incontro.
    
    Invece di baciare te, prima baciai lui. Lo afferrai per la nuca e in punta di piedi gli sfiorai le labbra. Appena lui aprì la bocca mi ci tuffai ...
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