1. Un'amicizia speciale


    Data: 25/03/2019, Categorie: Etero Autore: cicciostoriavera

    ... investista da questa carica che montava dentro. �ok� � rispondo � �il mio numero di cellulare ce l�hai. Chiama quando vuoi. Però evita se sai che sto con Antonella, lo sai com�è��; �no Federico, a che serve, dopo rimango comunque sola e sempre prigioniera in questa casa senza sapere che fare o dove andare se non al lavoro, e poi ti metto in difficoltà e non voglio creare problemi sia a te che ad Angela�; �se sai che sto al lavoro non ti preoccupare. Chiama ho piacere di sentirti. Anzi qualche volta ero tentato di farlo di mia iniziativa, ma sai� ci ho sempre ripensato. Ma ti raccomando solo se sai che sto lontano da Angela. Poi se hai piacere possiamo sempre uscire, farci un giro o addirittura ti prometto che se vuoi andiamo anche a farci un paio di giorni alla mia casetta al mare. Ma ti ripeto Angela non deve capire ne sapere niente se no mi rovino�; �grazie Federico. Sei sempre disponibile. Va bene se mi dici così qualche volta ti chiamo�; �vieni avvicinati� � le dico. In un silenzio �strano� l�abbraccio, mentre continuava a piangere. Un abbraccio che sapeva ancora di fraterno. Antonella poggia la testa sulla mia spalla sinistra e io gli avvicino la mia facendo toccare le due guance. Qualche secondo e girandomi verso di lei le do un bacio sulla guancia. Non ha nessuna reazione, anzi il fatto che interrompe i singhiozzi del pianto mi incoraggia a dargliene un�altro. A queto punto si gira anche lei verso di me e ci ritroviamo con gli occhi vicinissimi che ci permettono ...
    ... di capire le nostre reazioni. Ma sono vicine anche le bocche. E� lei che fa la mossa decisiva e allungando solo di qualche centimetro le labbra tocca le mie. Un veloce bacio ma che permette di capire che posso anch�io azzardare di più. Adesso sono io che ripeto quello che aveva fatto lei un attimo prima, e questa volta è un bacio più lungo. Apro un po le labbra e allungo la lingua e sento che lei fa altrettanto e subito dopo sento la sua lingua, prima timidamente e poi sempre più audacemente. E� un bacio comunque delicato, bello, desiderato e che non dimenticherò mai più come tutto quello che segue. �Federico ma che stiamo facendo?�; �non lo so, Angela, ma che ce ne frega�; Ripetiamo il bacio di prima ma questa volta comincia ad essere molto più disinibito. Il mio braccio che era poggiato sulla sua spalla per l�abbraccio, scende sul suo seno. Lo tocco un po e poi sbottono il secondo o forse il terzo bottone del vestito entrando la mano dentro continuando a toccare il suo seno. Sento che ci sta e allora con un leggerissimo movimento infilo la mano dentro il reggiseno e per la prima volta, dopo aver tanto immaginato quel momento la mia mano ha un contatto con la sua pelle. Mi colpisce subito il capezzolo che si presenta in modo esageratamente eretto e la pelle che dimostra di aver subito appropriate cure per la sua morbidezza. Abbandona il bacio in un movimento naturale per la necessità di chiudere gli occhi e alzare la testa e per meglio godere di quel massaggio. Allora ...