1. Papi mi scopi?


    Data: 25/03/2019, Categorie: Incesti Autore: TATO

    ... bellissimo e lui delicato, passammo una serata da favola, dove per ben tre volte fui sua, e poi ci addormentammo abbracciati, senza nemmeno cenare, L'indomani mattina, mi svegliò con una ottima colazione, e poi mi disse di tornare alla sera che avrei avuto una sorpresa, cosa che naturalmente feci, alla sera verso le otto vado da lui, e visto che mi aveva dato la chiave, aprii e e ntrai, sentii delle voci in camera, e mi diressi verso la porta, e una volta passata la soglia, vidi Bruno che stava stantuffando il culo di un maschio, della stessa età più o meno come Bruno, e vedevo sbattacchiare sotto i suoi colpi un cazzo altrettanto grosso e nodoso, Bruno mi fece cenno di spogliarmi, e rimasi in autoreggenti e tacchi, null'altro come lui mi aveva chiesto, e poi ad un tratto, senza venire, Bruno si stacca dal tipo, che rimane ansimante, a quattro zampe, un attimo dopo si gira, e la prima cosa che noto è il suo cazzo pazzesco, enorme bellissimo cappella rossa grande e poi alzo gli occhi, già mi vedo sotto di lui a godere, mentre spompino Bruno, e poi mi blocco, mi sento morire, voglio scomparire, cazzo è papà, il tipo che si gustava il tarello di Bruno era il mio papi, non riuscivo però a staccare gli occhi dal suo cazzo, lui si mise a ridere, e mi diede una carezza, e così ci sei riuscita vero piccola troia, non ne avevo dubbi, e poi indicando il mio cazzo che nel frattempo si era indurito, aggiunse, non sei davvero figlio mio, cosa sarà 8 centimetri e risero tutti e due, io ...
    ... cominciai a rendermi conto, e abbassai lo sguardo, allora papà prese la mia mano e la mise attorno al suo cazzo, vedi piccola questo è un cazzo, e ora forza fammi divertire. iniziai con una sega lenta e poi mi avvicinai, e lo baciai, misi la mia lingua nella sua bocca, e lo baciai con trasporto, e poi scesi a succhiare il suo possente cazzo, lo lucidai con la lingua, visto che era impossibile infilarlo in gola, nel frattempo Bruno mi preparava, svutandomi con un pompino il mio cazzetto, e poi leccandomi il culetto, poi mi disse, ora piccola girati che il tuo paparino di sfonderà, e cosi feci, mi girai, e chiusi gli occhi. Troietta disse mio padre, afferralo e dirigilo nel tuo caldo buchino, e così feci, lo indirizzai e lo tenni per tutto il tempo che impiegò per entrare, a volte lo stringevo e lo bloccavo, il dolore era tanto, non era ilcazzo di Bruno o di quelli che ero abituata, questo era di un asino, fù doloroso all'inizio, ma poi solo bruciore, e così mi gustai l'iculata di papi, che venne e mi innondò per bene l'intestino. Passai la serata poi a scopare con Bruno e bruno papà, e così, a tarda notte io e papà. andammo da mè dove ci addormentammo esausti ma felici. Alla mattina, quando mi sveglia, notai l'assenza di papà, e lo chiamai, e per tutta risposta mi disse che stava preparando la colazione, allora io pronamente, schizzai in bagno, mi lavai, mi infilai il più bell'intimo che avevo, con reggicalze e calze, tacchi 12 e chiamai papà, e dopo un attimo lo vidi sulla ...