1. Antonietta


    Data: 25/03/2019, Categorie: Tabù Autore: kazzoduro

    ... promettono qualsiasi cosa se acconsento a darglielo. Il farmacista ha detto che se voglio mi sposa. E' pieno di soldi e ogni volta che mi vede sbava. Ha più di quarant'anni ma vedessi che affare ha in mezzo alle gambe. Poi prende delle medicine speciali che tiene in negozio e riesce a farsene un sacco. Una volta mi ha portato nel retro della farmacia e ha sborrato sei volte di fila, giuro. E ogni volta buttava come un cavallo. Mi ha detto che sono delle fiale che gli arrivano dall'America. Io allora non gli avevo ancora dato il culetto e lui mi sborrava addosso. Pensa che ho dovuto fare il bagno tre volte per togliermi dalla pelle l’odore della sua sborra. Mi aveva ricoperta dalla testa ai piedi.E poi gli hai dato anche il culo?Si, e mi sono anche fatta picchiare. A lui piace un casino. Vedessi come sborra mentre mi picchia. Sembra impazzito. Sborra in continuazione. Mi spoglia nuda e all'inizio mi batte piano. Poi, a mano a mano che si eccita mi batte sempre più forte e comincia a sborrarmi addosso. Si ferma solo dopo che ha goduto cinque o sei volte di seguito. Però sa come picchiarmi e non solo non mi lascia segni, ma dopo qualche minuto non sento neppure più alcun male, come se non fosse successo niente.E chi altri?Zio Antonio, il fratello di mamma.Ti picchia pure lui?No, lui mi fa un sacco di regali e non me lo mette neppure nel culo. A lui piace infilarmi le mani nelle mutandine fino a che non si viene nei calzoni. Qualche volta l'aiuto io e gli infilo una mano nella ...
    ... patta. Però non vuole che glielo tiri fuori. Dice che ce l'ha piccolo e si vergogna di farmelo vedere.E poi?Poi c’è don Pietro, il parroco. A lui si che piace il mio culetto! E' stato lui a rompermelo per primo, dicendomi che era per il bene della mia anima. Voleva che gli confessassi tutti i miei peccati, che gli raccontassi nei minimi particolari tutto quello che facevo coi ragazzi e con le mie amiche, di come ci toccavamo e ci baciavamo. Dovevo raccontargli di cosa mi faceva il mio ragazzo e di come ci leccavamo la figa quando eravamo tra ragazze. All'inizio lo vedevo che si toccava attraverso la tonaca, poi ha voluto che fossi io a toccarlo, sempre attraverso la tonaca fino a che non sentivo bagnato. Poi si è aperto la veste e ha voluto che gli infilassi una mano nella patta dei calzoni. Di li è stato sempre un crescendo, ha cominciato a spogliarmi, a baciarmi, a leccarmi tutta. Mi faceva inginocchiare sul tavolo della sacrestia, mi sollevava la gonna, mi abbassava le mutandine e mi leccava soprattutto il culetto. A volte me lo leccava per delle mezze ore, non si stancava mai. Ogni tanto sentivo che veniva. Me ne accorgevo dalla foga delle sue leccate e poi sentivo l'odore della sborra che si spandeva nell'’aria. Anche lui doveva godere un sacco di volte prima di soddisfarsi. Quando siamo andati in vacanza non mi ha vista per un mese e la prima volta che sono tornata in parrocchia era cosi infoiato dal lungo digiuno che mi ha spogliata di brutto, mi ha inginocchiata sul ...