1. L'amico infortunato (terza parte)


    Data: 25/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    ... Ste, vedrai che ora sarà più facile…”. Piano piano ricomincio a scendere, sento che mi entra dentro centimetro dopo centimetro, fino a quando non sento i suoi testicoli toccare le mie chiappe. Mi sento completamente impalato su quel cazzo enorme. “Bravo, bravissimo! E’ tutto dentro! Hai 20 centimetri di cazzo piantati nel culo!”. Sono pieno e non mi azzardo a fare movimenti bruschi, quindi comincio a ruotare solamente il bacino, conscio della sensazione che andrò a provare. Sento la cappella andare a sfregare in fondo all’intestino e a stimolare la prostata. E succede quello che succede sempre quando mi siedo su un cazzo: senza minimente toccarmi con le mani, dal mio cazzo duro come il marmo comincia ad uscire qualche goccia di sborra bianca e cremosa. La raccolgo con un dito, tiro fuori la lingua e guardando negli occhi Gianluca me la metto in bocca. Il suo sguardo è eloquente, vorrebbe dirmene di tutti i colori: troia, vacca, porca.
    
    L’eccitazione è talmente alta che comincio a muovermi in maniera decisa su quel pezzo di carne. Il leggero fastidio che provo lascia ben presto spazio a un’ondata di piacere incontrollabile. Mi muovo sempre più velocemente: “Ahhhhhhh, wow! Ti sto cavalcando, chi l’avrebbe mai detto! Mi sto facendo sfondare il culo dal tuo pisellone. Ohh, sìììììì!”.
    
    Continuo in questo modo per qualche minuto, poi mi alzo fino a farlo quasi uscire, mi fermo e gli dico: “Ora scopami tu! A me piace sentirmelo sbattere dentro con forza, con decisione! Scopami ...
    ... con tutta la forza che hai!”.
    
    Non se lo lascia ripetere due volte e comincia a dimenarsi, a muovere il bacino velocemente. “Sì sì sì sì sì, cosìììììììììì. Oddio che bello!”. Ad un certo punto comincio a muovermi anch’io e a trovare la giusta sincronizzazione: mentre lui si alza, io mi abbasso. In questo modo i colpi che ricevo sono ancora più violenti. Ad ogni colpo lancio un urlo di godimento, fino a quando Gianluca non comincia a randellarmi sempre più velocemente: devo portarmi la mano destra alla bocca e mordermi per non cominciare ad urlare a pieni polmoni e rendere così partecipe tutto il condominio alla nostra scopata. La sinistra s’attacca al mio cazzo e comincia a menarlo furiosamente. Tempo una decina di secondi e comincio a sborrare: sette schizzi, alcuni dei quali raggiungono il collo di Gianluca: “Porca puttana, ma sei un geyser!”. Lui però non è ancora arrivato e continua a darmi colpi. Dopo l’orgasmo però io comincio a sentire fastidio. Fortunatamente va avanti ancora per poco e mi avvisa: “Sto per venire!”. Ovviamente non voglio che sborri nel preservativo, quindi mi affretto a sfilarglielo. Poi mi metto con la testa sui suoi addominali e lo sego velocemente, in attesa che erutti il suo godimento. Sei fiotti mi imbrattano il viso e i capelli e una volta terminato mi spalmo con la punta del suo cazzo la sborra su tutta la faccia.
    
    Mi porto un dito al buco del culo, è praticamente una caverna. Riesco ad infilare tre dita, ma le tolgo immediatamente perché ...