-
04- Cristina e la prova
Data: 27/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: claudiaeffe
... deciso”.“E quindi?”.“La regola è che se l’indumento che tu nomini non è quello che noi abbiamo scelto, te lo devi levare”.“Capito. Quindi chi gioca nella peggiore delle ipotesi rimane con un indumento”.“Non è detto”.“Come sarebbe a dire? Ovvio che rimane con uno. Anche se li sbaglia tutti, alla fine l’unico che rimarrà sarà quello giusto”.“Ti ripeto che non è detto”.“Spiegami perchè”.“Gioca, e lo scoprirai da sola”.“Non ci penso neppure”.“Non hai il coraggio”.“Non è per quello”.“Allora gioca”.“Mi stai sfidando?”.“Sì. Ma tanto non accetti”.“E se accettassi?”.“Facciamo una scommessa”.“Dimmi, aspetto la tua proposta”.“Scommettiamo questo: se hai ragione tu, ti regalo l’orologio che ho al polso. E’ un Paul Picot, vale un sacco di soldi”.“Bene. E se perdo?”.“Se perdi rimani nuda per tutta la serata e fai quello che ti dico io”.Un silenzio impressionante calò sul salotto.Cristina aveva il cuore a mille. In quel momento avrebbe ancora potuto dire di no; avrebbe sbagliato il nome di Augusto e si sarebbe tirata fuori.Capiva il senso del test di Augusto: come avrebbe potuto lei fare parte della sua schiera di ragazze se non era disponibile neppure ad un semplice strip tease?Certo, di fronte a suo marito, suo fratello e sua cognata, quella era la parte difficile.Si alzò in piedi prima di cambiare idea e porse la mano a Salvatore.“Scommessa accettata!”, disse.Giorgio la guardò stralunato.“Ma sei scema?”, le chiese sottovoce.“Sono sicura di vincere - gli rispose lei - Vendiamo ...
... quell’orologio e ci togliamo un po’ di debiti”.Mentre Cristina andava in camera da letto a prendere una grossa coperta, i suoi ospiti fecero un rapido consulto per decidere quale indumento scegliere.Tornò in salotto, si sedette sulla poltrona e si avvolse nella coperta.“Sei pronta?”, le chiese Augusto.“Certo!”, rispose lei, simulando una baldanza che in realtà non aveva.“Bene. Da cosa partiamo?”.“Direi dalle mie scarpe, anche se temo che non siano loro”.“No, infatti. Levatele”.Cristina si tolse le scarpe e ritrasse anche i piedi sotto alla coperta.“Ehm...sarà la camicetta?”, propose.“No, mi spiace!”, rispose Augusto sorridendo.Si rintanò sotto alla coperta, si sbottonò la camicetta e la gettò a suo marito.Sbirciò appena la sua faccia ma, contrariamente a quanto si sarebbe aspettata, non sembrava contrariato, anzi, pareva divertirsi.Augusto la richiamò all’ordine.“Cristina, allora?”.“Chiedo scusa. Secondo me è la mia gonna”.Augusto sorrise di nuovo.“No, signora, non è la tua gonna. Devi levartela”.Cristina slacciò la chiusura, la fece scorrere lungo i fianchi e la lasciò cadere a terra.Sotto la coperta era rimasta solo in biancheria intima, il prossimo passo sarebbe stato inevitabilmente impegnativo.“Ragazzi, è mica il mio reggiseno?”, domandò timida.“Diglielo tu, Giorgio”, lo invitò Augusto.Il marito si voltò verso di lei.“No, amore, non è il reggiseno”.Cristina slacciò la chiusura in mezzo alle scapole e lo gettò fuori dalla coperta.Aveva solo più le mutandine ma, nonostante fosse ...