Quel nuovo risveglio (3)
Data: 27/03/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Leeyerotica
Gonna a metà coscia di color nero abbinata ad una maglietta scollata con dei lacci legati al collo ed infinite uno stivaletto aperto con un tacco discreto.
Dopo esserci stata mezz'ora nella scelta, vedo che sono già le 20:46 e tra poco arriverà Paola.
Vado in bagno e comincio a truccarmi quando il citofono comincia a suonare, guardo l'ora 20:52, è leggermente in anticipo quindi le rispondo.
"5 minuti e scendo"
"Dai che non sono il tuo tassista" disse lei ridendo.
Cerco di fare il prima possibile, prendo le ultime cose ed esco di tutta corsa, la vedo, è lì appoggiata alla sua macchina. È davvero splendida, indossa un vestitino stretto in vita che si allarga leggermente sui fianchi, ha delle gambe talmente belle da far invidia alle più famose modelle.
"Che ti guardi? Sbrigati che la prossima volta provvederò a trovarmi un'altra compagnia" dice.
"Ritieniti fortunata che io sia qui" dico ammiccando.
Entriamo in auto, mi accorgo di guardare quelle cosce ben tornite un pò troppo. Se ne accorge.
"Anna potevi dirmi che cominci a prediligere la patatine ahahah"
Non so cosa rispondere, sento il mio viso bruciare. Sto qualche secondo in silenzio ma poi le rispondo.
"Ma che dici? Ho solo notato ste gambe da urlo che ti ritrovi, ma come fai?"
Adesso è lei ad arrossire. Mi guarda un attimo e si rigira.
Arriviamo al "Porticciolo", un carinissimo ristorante in stile marinaresco. Entriamo e la cameriera ci fa accomodare al nostro tavolo.
Scegliamo ...
... cosa prendere, un misto di frutti di mare accompagnato da una bottiglia di vino rosso.
Prendiamo a parlare del più e del meno quando sento qualcosa accarezzarmi la gamba nuda. Non do peso fino a quando sento che questo contatto si fa sempre più intenso e quando alzo lo sguardo e vedo lo sguardo ed il sorriso malizioso di Paola.
Arriva la cameriera a portare i nostri piatti e lei quasi per paura ritrae il piede.
Mangiamo come se nulla fosse, beviamo qualche bicchiere di vino che mi fa diventare un pò alticcia. Sono già le 23, paghiamo ed usciamo dal locale.
Entriamo in macchina, che si trovava in un parcheggio vicino, ci guardiamo negli occhi, quello sguardo così intenso mi provocò un'enorme eccitazione a cui risposi con un bacio, ma subito mi ritrassi.
Vidi il suo viso deluso, quindi la ristrinsi a me e stavolta la baciai con una passione sconvolgente, talmente l'eccitazione che non capii quasi più quale fosse la mia di lingua e quale la sua. Cominciai a toccarle quelle statuarie gambe che ho desiderato per tutta la serata, palpo quelle cosce ben tornite mentre lei fa scendere la sua mano dal mio collo alle mie tette.
Le tocca da sopra la maglia, le vede costrette da quei lacci, li slaccia, mette le sue mani dentro il mio reggiseno, le palpa, le pizzica. Io avvicino la mia mamma a quel frutto proibito che io voglio rischiare di assaggiare. Ci arrivo, sento le sue mutandine zuppe, zuppe di umori.
Paola cerca di slacciarmi il reggiseno e dopo qualche tentativo ...