1. La cucina


    Data: 28/03/2019, Categorie: Etero Autore: pollo_ollop

    Quando torno a casa ti trovo in cucina, strano, faccio sempre io da mangiare. Non perché sono più bravo, piuttosto perché sono quello che ha fame prima. "ciao!" "ciao sei già tornato!?" "che Fai!?" “faccio un dolce!” “come mai?” “perché è freddo, mi annoio e poi perché mi va, qualcosa in contrario?” “certo che no, vuoi una mano?” “adesso no, che mi stai solo tra i piedi, forse dopo.” Mi cambio e mi stravacco sul divano a guardare un po’ di tv… “ma che mangiamo questa sera?” “boh io adesso non ho tempo, pensaci tu!” Torno in cucina, apro il frigo e resto in contemplazione … non c’è praticamente nulla… Dei pezzi di formaggio oramai duro, mezza mozzarella, due fette di prosciutto crudo, 3 zucchine che iniziano ad andare a male, del latte scaduto ieri… Mi volto verso di te con lo sguardo dubbioso. Mi stai guardando con un sorrisino furbo “si, non sono riuscita a fare la spesa oggi… ma tu dici sempre che sei così bravo a cucinare con niente…” Nella nostra mini cucina è caldissimo con il forno acceso che non chiude bene, Hai le mani ai fianchi, i capelli sono raccolti in una coda alta sopra la testa, le guance arrossate e lo sguardo divertito, ti piace mettermi alla prova, hai dei calzoni della tuta sformati ed una maglietta bianca sformata anche quella. Nonostante i vestiti larghi le tue forme si vedono benissimo. Il tuo seno è libero sotto la maglietta, lo vedo da come si muove. Ti sto squadrando e tu lo sai “hai finito?!” “di fare cosa?!” “guardare!” “sto pensando” “si ...
    ... immagino che cosa…” Ti giri e ti rimetti a fare la tua torta… Ti vengo dietro e ti stringo con forza, le mani sui seni e con il bacino ti schiaccio contro il piano della cucina. “se riesco a prepararti una cena che vinco?!” “vedremo, dai adesso lasciami stare!” Intanto ho deciso per una pasta con zucchine e prosciutto ripassata nel forno, uso tutto quello che c’è nel frigo! Anzi poi lo si potrebbe anche pulire. Sfrutto anche il forno che hai acceso tu. Cucinare in due nella nostra cucina e come giocare a twister, ogni volta che ti serve un attrezzo, una posata o un piatto ci si sfiora, ci si spinge, si passa davanti o dietro. Ed io non mi lascio scappare nessuna occasione per sfiorarti, palparti, stringerti. Mi sto eccitando e te lo faccio sentire ad ogni occasione e tu non sei da meno. Inforniamo assieme la tua torta e la mia pasta, poi ci guardiamo. “Mettiamo a posto?” “quanto ci vuole per la torta?” “20 minuti” “allora mettiamo a posto dopo!” Lancio lo strofinaccio con il quale mi sto pulendo le mani e mi avvicino a te “che intenzioni hai?” “sfruttare bene questi 20 minuti!” Infilo le mani sotto la tua maglietta, sento la tua pelle morbida sotto le mie dita, parto dall’elastico dei calzoni e risalgo, lentamente, assieme alle mie mani risale anche la tua maglietta. Mi impossesso dei tuoi seni, mi riempiono le mani mentre i tuoi capezzoli mi solleticano il palmo, sospiri. Lascio i seni e continuo a risalire, ti faccio alzare le braccia, passo dalle tue ascelle, ti agiti, soffri il ...
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