La barista del mattino
Data: 28/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: AndreaMarinella
... sentire quel bel cazzo duro che gode del mio tocco. Sarebbe bello se qui insieme a me ci fosse la Nena con i suoi piedi e le sue gambe a darmi una mano. Inizio a pensare un po' troppo a lei. Intanto, lo sconosciuto si alza in piedi e mi mette il cazzo in faccia: senza esitare lo prendo in bocca, lo lecco, lo succhio, piano piano lui mi scopa la bocca; con la cappella tra le labbra, le mie dita gli solleticano la pelle fino a farlo venire: una sborrata lenta, densa e abbondante schizza diretta sulla mia lingua. Sentire quel gusto salato mi eccita ma non mi basta. Mi ripulisco, perché devo assolutamente tornare a casa a toccarmi: mi piace il cazzo in bocca, ma non mi piace essere oggetto delle attenzioni dei maschi e nono voglio che mi vedano mentre mi tocco. E penso alle labbra carnose della Nena che mi succhiano il cazzo mentre sborro ancora, sdraiato sul mio letto, prima di dormire. Il giorno dopo è sabato, ma anche se non lavoro con uno sforzo non da poco mi alzo alla solita ora e mi dirigo da Nena. Entro in bar e Nena mi sorride mentre mi siedo al tavolo nella stanzetta appartata e mi porta il caffè e la brioche. E’ eccitante da morire: ha la camicia scollata e le ciabatte dell’altro giorno, quelle con la zeppa, e la gonna. Cazzo. Le vedo chiaramente i talloni fasciati dalle calze grigie. Oggi spero ci sia meno gente in giro e infatti il mio desiderio si avvera: appena sbriga due faccende si siede con me a guardare il giornale. Sento bene che sfila le ciabatte e le ...
... faccio un’osservazione coraggiosa e ardita, ma in tono scherzoso, da celare il mio interesse.
“Belle ciabatte!!!”
“Ma vaaa… sono così per lavorare, ieri avevo i piedi distrutti dai tacchi!!!”
Vediamo se sta al gioco.
“Ti stavano bene i tacchi, ma queste… sono... super...” vediamo se intuisce la mia passione per i piedi.
Si gira e tira fuori le gambe dal tavolo, toglie le ciabatte appena appena, fino a famri vedere la punta delle calze.
“Sono ciabatte da spiaggia ma le metto per lavorare perché sono comodissime… ma dai, non sono belle” io guardo quelle ciabatte, quelle gambe e quei piedi e per poco il cazzo non mi schizza in gola da quanto duro è.
“No, sono bellissime. Guarda che per le scarpe da donna ho molto occhio sai?”
“Ma va??? Ti piacciono le scarpe???”
“Moltissimo!!! Scarpe, sandali, ciabatte, calze… tutto quello che sta ai piedi delle donne mi piace” dico, con un coraggio che non avrei mai pensato di avere.
“Allora avrò di che farti contento nei prossimi giorni!!!” ride, col suo accento veneto che a me sembra un po' strano, abituato come sono a quello romagnolo. Grattandomi una gamba, inavvertitamente sfioro la sua e sento il nylon delle calze. Lei non fa niente, non si sposta. Io continuo a grattarmi. Sto per sborrarmi nei pantaloni, ma mentre commentiamo le notizie del giornale non forzo oltre la discussione e tolgo la mano. Chiacchieriamo e scherziamo, niente altro. Praticamente passo la mattina a parlare con lei anche se avrei potuto ...