La barista del mattino
Data: 28/03/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: AndreaMarinella
... starmene a letto. A una certa ora viene suo marito a darle il cambio, e io decido di andare a casa a dormire un po'. Aspetto il lunedì con l’eccitazione di andare a prendere il caffè da lei e vedere se mantiene la promessa, che mantiene puntualmente: scarpe spuntate con zeppa e calza color carne in vista.
“Queste ti piacciono?”
“Cazzo!!!” dico, nel bar deserto. “Sono stupende!!!”
“Eh lo avevo immaginato che ti piacevano...” poi leggiamo il giornale insieme commentando anche le pubblicità delle scarpe da donna finché per me non è ora di andare al lavoro. Col cazzo duro. E la sera, altra sborrata pensando al suo culetto e, perché no, alla sua lingua piena della mia sborra.
La settimana passa piano fino al sabato, quando vado ancora prestissimo al bar della Nena a prendere il caffè, pur di gustarmi ancora un po' lo show dei suoi piedi e delle sue gambe. E ancora, scollatissima, si presenta con la gonna corta, le calze color carne e le scarpe spuntate con la zeppa, ma stavolta quelle con il cinturino al tallone. Mi porta il caffè e si siede vicino a me.
“Allora? Che mi dici di queste?” mi chiede subito.
“Beh… Complimenti!!!” le dico.
“Eh ma ne ho davvero un sacco di scarpe…” poi quando entra un cliente si alza per servirlo si alza e sparisce. E poi… torna con le ciabatte, quella perfette: nere, con la zeppa di sughero, bassissime davanti: una via di mezzo tra le ciabattine da spiaggia e quelle delle pin up anni ‘cinquanta. Le guardo i piedi con le calze e le ...
... ciabatte… impazzisco io, qui.
“E queste?” mi fa, mettendosi in posa sollevando un tallone e tenendo a terra solo la punta del piede.
“Beh… cazzo!!! Così mi fai impazzire Nena!!!” Nena si siede vicino a me a leggere il giornale. Tengo le mani sulle ginocchia, sperando di carpire un secondo di contatto con le sue gambe. Infile e sfila le ciabatte di continuo, poi accavalla le gambe, si toglie una ciabatta e me la appoggia sul tavolo. Nel fare questo, dato lo spazio ristretto del tavolo, le sue gambe strofinano contro la mia mano.
“Vedi? A me piace sentirmi donna anche così… e queste sono le mie preferite… sono sexy e comode… vedi come quanto uso?” mi dice, indicando l’impronta delle dita nel sughero. E il mio cazzo è durissimo e mi fa male.
“Già… ma aspetta un attimo che devo andare un secondo in bagno per favore...” devo andare a sistemarmi, sul serio, o qui finisce che resto senza cazzo da quanto spinge sui bottoni dei jeans. E in bagno, lo spettacolo: nell’armadietto delle scope, lasciato aperto, si vedono le scarpe che Nena indossava appena sono entrato. Non resisto: le annuso. Hanno un odore buonissimo anche se delicato, le tocco e le annuso ancora: le porto in bagno con me; una la infilo sul cazzo e l’altra la annuso, finché una sborrata enorme sporca la suola interna della scarpa, che mi affretto a pulire col fazzoletto: ho il cuore che mi batte al massimo, sembra che stia per scoppiare… e sono eccitato al punto da non aver fatto caso che Nena ha praticamente ...