1. L'amore ai tempi delle corna, parte ii


    Data: 29/03/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: efermi, Fonte: Annunci69

    ... piedi di fronte alla porta socchiusa della mia camera da letto, da dove provengono i gemiti di mia moglie e del suo bull.
    
    Rabbia. D’istinto fu rabbia. In quel momento, al contrario di oggi, che ormai sono un cornuto consumato, non capivo perché dovessero, specialmente lei, comportarsi così. Ma è mai possibile, io sono il marito! Pensai. Mi diressi d’impeto verso la porta, con tutta l'intenzione di volerla aprire, di smontarla dai cardini e non farla più richiudere; far sentire ad alta voce tutte le mie ragioni. Appoggiai la mano con vigore sulla maniglia ed aprii la porta. Pietro era chinato tra le gambe di mia moglie che ne accoglieva la lingua tra le sue grandi labbra. Rossella si dimenava come una ragazzina. Tutta rossa in volto era aggrappata al cuscino con le braccia stese sopra la testa, mentre quel cinghiale affamato sembrava cercasse le ghiande nella sua passera. Il mio cazzo si indurì di colpo. In un istante il mio sesso si riempì di sangue caldo, dandomi alla testa. Mi girava, la testa. Non potei fare a meno di toccarmi. Di fronte a quella scena, uscì da me tutto il cornuto che avevo dentro. Più la gelosia mi consumava più l’eccitazione mi saliva. ...
    ... Mia moglie godeva come mai l'avevo vista ed io mi infuocavo per lei. Forse, in quel momento, avrei voluto anche incitarli - dai, leccagliela bene, falla godere. Senti come geme. Ora mettiglielo dentro, fammi sentire come gode con un maschio che la scopa forte - ma non volevo disturbare. Non si erano neanche accorti di me. Non feci altro che tornare indietro passo dopo passo e rimettere quella porta, che pochi istanti prima avrei voluto sparisse, nella stessa posizione in cui l'aveva lasciata Pietro. Non mi rimase altro che prendere una sedia, metterla il più vicino possibile alla camera da letto, in modo che potessi spiare e origliare nel miglior modo, calarmi giù le brache, e segarmi. Solo questo. Me lo menavo sentendo i loro grugniti. Mi parve di scorgere la mano di lei che spingeva la testa di lui tra le gambe. Dovetti rallentare subito la mia sega solitaria, altrimenti mi sarei subito sporcato le mani, mentre loro ancora dovevano iniziare a scopare sul serio. Fino a quel momento potevo solo immaginare come il mio amico Pietro avrebbe posseduto mia moglie, ma di lì a poco tutto sarebbe diventato realtà, e niente sarebbe stato più come prima.
    
    [Continua]
    
    . 
«12»