La casa di campagna 4
Data: 30/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: PassPa
... a prendere forma e consistenza e Ravi iniziò a sospirare mentre mi prendeva la mano che gli teneva il cazzo e mi dava un ritmo, lento ma deciso, facendomi capire che voleva che lo masturbassi. Non mi feci pregare e cominciai a farlo, mentre con l’altra mano cominciai a stuzzicare i suoi capezzoli che, non l’avevo notato la mattina, erano grossi e duri e immaginai che succhiarli sarebbe stato stupendo ed eccitante.
Ravi ad un certo punto mi afferrò e mi portò davanti a sé, guardandomi con uno sguardo serio e sempre a gesti mi fece capire che voleva che gli prendessi in bocca il suo arnese che aveva raggiunto una durezza veramente impressionante. Mi afferrò la testa e me la spinse sott’acqua per poi infilarmelo in bocca e cominciando a scoparmi la bocca in profondità. Ma non potevo respirare e dopo un poco riuscii a staccarmi da lui e a emergere. Lui mi guardò, mi diede uno schiaffo a mano aperta facendomi volare indietro. Poi si avvicinò, mi afferrò per un braccio e mi trascinò in spiaggia dove mi gettò sulla sabbia e si mise a cavallo su di me, sul mio petto, strusciandomi quel grandioso attrezzo sulla bocca e forzando le mie labbra che dovetti aprire per evitare che mi schiacciasse con il suo peso. Penetrò nella mia bocca dritto sino alla gola e appena arrivato in fondo, sino a farmi sentire le palle sulle labbra, aspettò qualche secondo e poi ricominciò a scoparmi come un animale. Non era facile non soffocare, ma iniziai a godere di quel maschio su di me. Si distese ...
... proprio e facendo forza sulle braccia scopava senza sosta. Ad un certo punto si fermò e con una mossa rapida lo tirò fuori, mi girò e sollevò il mio culo mettendo in mostra il buco. Mi penetrò con un sol colpo, forte, diretto e arrivò in fondo senza sosta. Aveva un cazzo con una grossa circonferenza ed era duro come il marmo. Il dolore fu immenso, anche perché c’era molta sabbia che faceva attrito. Ma lui non si curava delle mie urla, pensava solo a godere del mio culo.
Era un uomo forte, e mi prendeva e mi girava a suo piacimento, prendendomi in tutti i modi, entrando e uscendo a suo piacimento, alternando culo e bocca senza sosta. Sembrava instancabile e più mi scopava più il suo corpo si copriva di sudore e brillava, tendendo i muscoli e diventando una macchina del sesso.
Credo che mi scopò per un’ora, ubbidivo ad ogni suo comando. Ero ormai privo di forze ma godevo in maniera straordinaria. Toccava punti che non pensavo potessero farmi godere così. Non so quante volte il mio cazzo ha goduto, versando continuamente sperma a ripetizione.
Ad un certo punto sentii che accelerava la sua scopata nel mio culo, afferrò le mie spalle e urlò riversando i primi getti di sborra dentro di me. Getti potenti, li sentivo tutti e non finivano. Continuò a sborrare anche quando lo tirò fuori avvicinandolo alla mia bocca. Lo afferrai e cominciai a succhiarlo, sino a quando non c’era più una goccia di sborra nei suoi coglioni. Continuavo a succhiarlo, e gli spasmi che gli provocavo lo ...