Club privé con un manzo nero
Data: 01/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: versatilero
Un mio amico mi aveva parlato di un Club Privé….m’intrigava l’idea di andarci e dopo qualche giorno …Eccomi !
Vidi lo spiazzo antistante con alcune auto parcheggiate, mi feci coraggio e bussai al portone. Mi fu aperto da una donna la quale mi diede il benvenuto sorridendo. Dissi che era la prima volta che ero in quel posto e lei immediatamente mi comunicò tutte le informazioni in modo esaustivo, rilevando più volte la massima discrezione che offriva quella struttura. Senza alcuna esitazione decisi di entrare, pagai la mia quota e varcai la soglia del privé. La luce era molto bassa, vidi un bancone di un bar veramente ben fornito tante poltrone e divanetti tutto intorno, una pista da ballo e una porta che conduceva in tante piccole salette dove evidentemente ci si poteva appartare. Notai subito uomini e donne che parlavano affabilmente, due lesbiche che si baciavano mentre in una saletta vidi un uomo che s’inculava un signore un po’ attempato. Fui colto dall’eccitazione e rimasi a guardare.
L’uomo lo stava sbattendo, il signore era steso, con le gambe sulle spalle dello stallone che lo penetrava come una troia, il signore iniziò ad urlare dal piacere e si eccitava sempre di più nel vedere che tante altre persone stavano intorno a lui altrettanto eccitati, un'altra persona allora si avvicinò e gli mise il suo cazzo in bocca facendolo affogare. La scena durò ancora qualche minuto poi l’uomo che lo stava inculando, gettò un urlo che preannunciava una copiosa sborrata, ...
... l’altro che glielo stava mettendo in bocca si stacco e iniziò a masturbarsi sulla sua faccia e poco dopo gli sbrodolò la calda sborra sul viso e in bocca. Tutto finì in pochi minuti e tutte le persone si allontanarono.
Mentre sorseggiavo una bevanda, si avvicinò un ragazzo di colore che si presentò "Piacere, io sono Ghedi" rimasi senza parole non potevo fare a meno di lanciargli qualche occhiata fugace mentre parlavamo, per osservargli quel viso armonioso, in cui spiccavano due labbra carnose che solo a guardarle sembravano fatte apposta per essere baciate, anche se devo ammetterlo, in un paio d'occasioni l'occhio cascò anche sul pacco,
all’improvviso Ghedi disse “Ti piace il mio cazzo?" "Come dici, scusa?" "Dai, ho visto che mi hai guardato il pacco." Vuoi vederlo meglio?"... Mi fece strada ed entrammo in una saletta, la prima cosa che vidi fu un uomo legato che aspettava che qualcuno lo frustasse ed una donna vestita con una tutina di pelle nera che aveva un uomo a guinzaglio che gli leccava i piedi… tutto questo mi eccitava tantissimo e pensai che quello per me fosse il paradiso, trovammo una saletta libera e Ghedi cominciò a sbottonarsi i pantaloni "Eccolo, ti piace?", mi voltai verso di lui e vidi un fallo davvero enorme, come non ne avevo mai visti, di un nero intenso, tranne la cappella, rossa come il fuoco e non potei fare a meno di esclamare "Mio Dio! Hai un cazzo enorme!” " vuoi toccarlo? A me piace scopare ragazzi bianchi, sai? Mi eccita infilare il mio bastone ...