1. Padrone XI - Finalmente!


    Data: 02/04/2019, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    Tirò fuori un braccio dalle coperte ed a tentoni cercò il collare, dopo qualche tentativo andato a vuoto fu costretta ad aprire gli occhi. Non si era ancora abituata… Casa nuova, stanza nuova, lenzuola nuove e morbidissime… spingendosi leggermente oltre raggiunse quella striscia di cuoio grezzo e la indossò senza attendere oltre. Anche se l’interno era ancora ruvido non sentiva più il fastidio delle prime volte ed il freddo degli inserti in metallo l’aiutava a svegliarsi, ma non per questo uscì dal letto; rimase ancora un poco a poltrire sotto le coperte calde. Sulle tende tirate, i segni rettangolari della luce del sole erano ben marcati, quella luminosità diffusa era perfetta al risveglio. Lentamente scivolò fuori dal letto, il parquet era caldo al tatto, con passi appena accennati arrivò alla finestra ed aprì le tende. La luce sommerse l’intera stanza e per un attimo rimase accecata, man mano che si abituava riuscì a riaprire gli occhi. La giornata era magnifica, aprì il vetro per sentire il cinguettio degli uccelli che in città sono solo un miraggio lontano. Insieme ai suoni dal boschetto dietro la villa, le arrivò anche una ventata di aria fredda che la fece intirizzire tutta. Era ancora nuda, come Padrone l’aveva messa a letto la notte prima ma sopportava bene quella brezza rinvigorente, del resto, negli ultimi tempi, si era abituata a stare nuda in casa, anche se raffinati e di gran pregio, i vestiti addosso a volte le davano fastidio. Anche se per lei non ci sarebbe ...
    ... stato nessun problema a stare nuda tutto il giorno pensava di mettere a disagio la servitù e quindi, per le sue gite esplorative della villa indossava un vestitino attillato che le dava un minimo di sostegno al grosso seno dato che non voleva portare nessun intimo.Aveva appena finito di prepararsi per andare a colazione quando, come al solito, senza bussare entrò nella sua stanza Padrone, con in mano una s**tola.“Sul letto. In posizione.”Lasciò cadere quello che aveva in mano ed eseguì immediatamente l’ordine. Ricordava bene cosa significasse “in posizione”, dopo quell’unica sera in cui glielo aveva mostrato ed infilato a forza in ogni fibra del suo corpo non era più stato necessario prendere quella posizione, non aveva più fatto nulla di male… anche ora non aveva fatto nulla di male… almeno volontariamente… Nonostante questo eseguì senza protestare, era sua, doveva affidarsi a Lui ed accettare il Suo giudizio.Si inginocchiò sul letto, tenendo il sedere ben alto poggiò il viso e le spalle sul letto, afferrò le ginocchia con le mani ed aspettò trepidante il primo colpo, essendo sicura di poterlo sostenere senza dover chiudere gli occhi.Con molta calma le si avvicinò, poggiò la s**tola al suo fianco, ma lei non riusciva a vederne il contenuto. Un alito di vento le indicò di essere già col sedere scoperto, prese un respiro profondo preparandosi al colpo ed invece sentì le dita di Padrone che le si poggiavano delicatamente tra le natiche. Significava che non sarebbe stata punita? ...
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