Io e Lucky
Data: 04/04/2019,
Categorie:
Zoofilia
Autore: Della Morte della Vita, Fonte: EroticiRacconti
È vero, non sono una troia. Io non vado con tutti quelli che incontro e non scopo con chiunque. Però è vero che mi lascio fare parecchie cose. E mi piace provocare gli altri, vedere i loro sguardi pieni di desiderio e immaginare come vorrebbero prendermi e magari abusare dei miei buchi per punirmi d'averli provocati. Forse sono malata io, ma la verità è che trovo affascinante vedere, e sentire, la mia vagina aprirsi e dilatarsi per ricevere ogni cosa, provare ogni volta inserire ogni volta qualcosa di più grande. È questa mia passione che mi ha portato, come raccontavo nell'altro racconto, a masturbarmi con il grosso tubo del deodorante. È stato eccitante riuscire a spingerlo dentro e sentirmi dilatare la carne. D'altra parte è stato un po’ deludente vedere che non posso farlo entrare tutto. Mi chiedo come facciano le porno star a prendere cazzi grossi e lunghi come il mio braccio. Ora però voglio raccontarvi un’altra porcata che ho fatto e che, devo essere onesta, provoca in me una profonda vergogna e un certo risentimento. Era estate di un po’ di anni fa. Era un caldo fuori misura, si sudava a stare fermi, dormire un vero dramma. Una sera esco con le mie amiche, io mi vesto poco o nulla, ho la fortuna di essere magra e longilinea anche se questo è controbilanciato dall'assenza di tette, così posso vestirmi poco. Shorts, un top leggero e infradito. Sono tranquilla, non ho particolare voglia e poi non voglio avere mosconi attorno quando sono con loro, così tutto fila liscio. ...
... Torno a casa, mi infilo nella doccia ed è un piacere sentire l'acqua sulla pelle. Poi, finalmente, vado in camera mia, chiudo la porta e mi sdraio a pancia in giù. Mi assale un languore che conosco bene, che non so resistere. Mi dico di dormire, ma perché non raccontarmi la favola della buonanotte? Porto una mano tra le gambe e mi masturbo fino a venire. È così che mi addormento, una mano sotto la pancia e la gambe aperte. Non mi copro neanche, resto così. La notte faccio strani sogni, gente, spiaggia, cocktail, sesso… il mio sesso reagisce. Sta succedendo qualcosa di strano, mi sveglio in preda al piacere, non riesco a capire cosa stia succedendo, è come se avessi una lingua tra le cosce che mi lecca e mi fa godere. Ho il respiro spezzato, mi sta piacendo terribilmente, vorrei che non smettesse. All'improvviso mi rendo conto che non è un sogno, sono proprio sveglia e quella lingua è più vera che mai. Mi si gela il sangue e mi tirò su, spaventata. Davanti a me, per metà sul letto, c’è Lucky, che scondinzola tutto felice. Sono impietrita. Era lui che mi stava leccando. Non so se essere eccitata o disgustata. Il cane mi stava leccando la figa. Il problema è che lo stava facendo maledettamente bene. Piego le ginocchia e appoggio i piedi su letto. Me la apro con due dita e ci gioco con un dito. È sensibile e un brivido mi attraversa la schiena. Lucky non perde tempo, monta sul letto con due zampe e allunga il muso. Mi spavento, mi chiudo e arretro. Lui è lì che mi guarda con quei ...