La mia puttanella virtuale
Data: 05/04/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Vert_
Milleduecento chilometri e vent’anni di età: queste le uniche distanze rimaste tra me e S. Le altre le abbiamo azzerate, tutte, una per volta, senza nemmeno troppa fatica. Quando i pensieri viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda è una cosa che viene naturale, dopotutto. Non lo avevo mai sperimentato così a fondo come in quest’ultimo anno. E nemmeno lo avevo messo in conto, nell’ordinaria quotidianità dei miei quarant’anni… E’ successo e basta. Sta ancora succedendo, e a dirla tutta il bello deve ancora venire.
Due vite diverse ma allo stesso tempo simili. Relazioni sentimentali stabili, occupazioni più o meno fisse, gli amici, le gioie, le fatiche, i problemi e tutto il resto che è previsto da una esistenza “normale” sul pianeta terra.
Poi c’è quest’altra dimensione, quest’altro universo, quello della chat, in cui le distanze fisiche tendono ad annullarsi e la realtà assume una forma diversa. Non la reputo un’attività da adolescenti sfigati. In questa dimensione la mente prende il sopravvento, e la mente è una componente essenziale del sesso. Non sono mai stato un fan del sesso ridotto ad attività ginnica: mi piace il coinvolgimento emotivo e voglio sperimentare.
S è la mia amica. S è il mio segreto, la mia confidente, la mia complice. S è la mia insegnante e la mia allieva.
E’ la mia amante e la mia bambina. S è la mia troia, la mia piccola splendida troia. Godo nel saperla bagnata, desidero i suoi occhi addosso nei momenti più imprevedibili della giornata, ...
... durante il lavoro o in macchina o in un negozio; la rendo partecipe delle mie erezioni, le mando foto, video, mi tocco per lei, ansimo (se il luogo me lo permette!), le sussurro di mettersi in ginocchio e succhiare da brava puttanella mentre muovo il bacino con gli slip appena abbassati. So che tutto questo la eccita sempre e perciò non mi stanco mai di farlo. Le chiedo di raccontarmi quando ha scopato, come ha scopato, se è venuta, dove si è fatta schizzare, se ha ingoiato o no, se mi ha pensato mentre raggiungeva l’orgasmo. Le chiedo di mandarmi le labbra, di farmele vedere bene in foto, magari con la lingua fuori per immaginarla pronta a ricevere i miei abbondanti schizzi di sperma. Adoro la sua bocca carnosa e lei lo sa, sa come mi fa impazzire maggiormente, naturale e senza trucco. Muoio di fronte al suo sguardo malizioso, a quegli occhi scuri resi ancora più sexy dal mascara nero, nero come i capelli, lisci e lunghi quanto basta per poter essere afferrati con decisione da dietro. Infine il corpo, il suo corpo giovane e fin troppo perfetto per un comune mortale come me. Perché lei è una dea, ne sono convinto, o nella peggiore delle ipotesi il parto più azzeccato di sempre ad opera della mia fantasia.
Conosco i suoi pensieri più perversi e inconfessabili. So di quando ha tradito il suo fidanzato in discoteca facendosi bendare, so di come fremeva in quei momenti, mentre lui, dopo averla usata, le bisbigliava all’orecchio indicandole tutte le zone del suo corpo macchiate di ...